Pochi giorni fa la Provincia Regionale di Ragusa, affermano da Idv Ragusa, alla velocità della luce, diramava un comunicato stampa con il quale ci si auto “lusingava” :” scelte amministrative azzeccate …” e si diceva che c’era anche il “dato inconfutabile della vitalità imprenditoriale che conferma lo stato di salute della nostra provincia …”. Tanto meno, sull’Ambiente, aveva meriti nel balzo in avanti di 5 posti il sindaco di Ragusa perchè la classifica non è riferita ai capoluoghi ma al dato provinciale e nel caso in specie semmai il primo premio andrebbe al cemento e non certo all’ambiente. I dati riportati nelle 36 distribuzioni statistiche del sole XXIV ore dicono, purtroppo, che NON vi è alcuno stato di salute ma uno stato di sofferenza, “febbre alta”, malessere preoccupante per la Provincia di Ragusa. In materia di ricchezza non abbiamo più il semplice e riduttivo Pil prodotto ma la serie storica degli ultimi cinque anni e la Provincia di Ragusa è ULTIMA in ITALIA. Ultimo posto ! Tutte le altre province sono cresciute a ritmi molto più forti di Ragusa (Siracusa è la 3° in Italia) dimostrando ben altro dinamismo. A questo aggiungasi, nella stessa area tematica relativa al tenore di vita, altri negativi dati quali i bassi consumi (97° posto), i prezzi più alti e quindi il maggior tasso inflattivo (indice Foi 3,87 %) con minore potere d’acquisto e il basso importo medio delle pensioni. Poi i dati relativi ai modesti depositi bancari e ai modesti consumi apparentemente contraddittori ma che portano inevitabilmente alla conclusione che si consuma poco e si risparmia poco perché non ci sono soldi. La classifica del benessere colloca Ragusa in retrocessione sia rispetto all’anno precedente che rispetto alla serie storica considerata. Nel benessere retrocediamo e negli Affari e Lavoro retrocediamo ! Indietro nel rapporto imprese registrate su 100 abitanti, a metà classifica nell’indicatore relativo ai fallimenti e nei posti più “caldi” (101° posto) per l’importo pro capite dei protesti bancari. Nel mercato del lavoro meno di una donna su tre ha una occupazione e il tasso di disoccupazione dal 2004 al 2008 è in crescita (1,053) anziché in diminuzione mentre in altre Province a partire da Piacenza, prima, in quattro anni si è dimezzato il numero di disoccupati ma anche Siracusa (8° posto), Trapani (9° posto), Caltanissetta (14° posto) hanno avuto grossi miglioramenti e a fronte di 1 disoccupato di 5 anni fa oggi ne hanno in media 0,68. Nell’ ordine pubblico tradizionalmente andiamo bene ma anche qui alcuni indicatori sono in crescita ma altri sono indizi allarmanti (appartamenti svaligiati, truffe e frodi, trend fatti delittuosi). Nell’area tematica Servizi e Ambiente siamo migliorati ma perché le classifiche sono la risultante della media aritmetica semplice dei punteggi parziali degli indicatori e, in questo caso, l’incidenza positiva è data dal fatto che siamo al primo posto in Italia come clima e tra le province con minore tasso di decessi per tumore. Abbiamo un buon posto per ciò che riguarda l’indicatore relativo alle scuole secondarie (e qui la Provincia potrebbe vantare meriti) poi siamo tra gli ultimi posti nei tempi della giustizia, nella pagella ecologica e nelle infrastrutture. Indietreggiamo infine anche, e vistosamente, nelle aree tematiche relative alla popolazione (brutto dato nell’investimento in formazione) e al tempo libero e cultura (siamo agli ultimi posti nell’acquisto di libri ma anche nell’ associazionismo in chiave comparata). Altro che stato di salute ….. I dati presentati quest’anno rappresentano un “termometro” serio e devono indurre tutte le forze politiche, economiche, sociali ad evitare l’inutile e dannosa propaganda ed attivarsi per fare tesoro dell’analisi statistica cercando di invertire una rotta che sta facendo sempre più regredire e scivolare in basso una Provincia che fino a pochi anni fa cresceva e si sviluppava !!!
Idv Ragusa: I dati del sole 24 ore tra propaganda, lucciole per lanterne e amara realtà ….
- Dicembre 29, 2009
- 2:38 pm
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