Consiglio Comunale di Modica. Mozione di indirizzo sulla sosta a pagamento presentata da otto consiglieri dell’opposizione. Respinta a maggioranza. Seduta rinviata al 14 marzo

consiglio comunale di Modica

Respinta a maggioranza la proposta di mozione di indirizzo del servizio di sosta a pagamento presentata da otto consiglieri dell’opposizione. La question time è stata rinviata a lunedì 14 marzo alle ore 19.00, giorno nel quale è stata rinviata la seduta del civico consesso.

Presenti venti consiglieri la seduta si apre con una comunicazione del Presidente, Roberto Garaffa, che informa che giovedì 17 marzo sarà convocato un consiglio comunale alle ore 9.00 alla presenza dei revisori dei conti in quanto sarà illustrata la relazione del 2° semestre 2015 relativa al piano di riequilibrio finanziario pluriennale. Altro punto posto all’ordine del giorno il riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi al 1° gennaio 2015, presa d’atto e approvazione modalità di ripiano del maggior disavanzo risultante.
Il civico consesso di apre con un intervento del consigliere Massimo Puccia che cita un articolo del quotidiano on line “Il Mattino di Sicilia” datato 5 marzo dal titolo “Modica: dai rifiuti all’urbanistica, le singolarità dell’amministrazione Abbate”, e cita alcune vicende molto circostanziate, come incarichi a esperti esterni e fati vari che l’amministrazione e lo stesso consiglio comunale dovrebbero intervenire per chiarire e precisare.
Il consigliere Giorgio Falco chiede l’anticipazione del punto relativo alla mozione sul servizio sosta a pagamento rispetto al primo punto ovvero alle interrogazioni.
Il consigliere Massimo Puccia lamenta il fatto che non vengono trattate da tempo alcune interrogazioni; il sindaco si impegna a farlo nel corso della serata.
Il punto relativo alla mozione (presentata dia consiglieri D’Antona,Rizza,Ruffino, Gugliotta, Cavallino, Polino e Scucces e successivamente siglata anche dal consigliere Puccia) sul servizio di sosta a pagamento.
Illustra la mozione il consigliere Vito D’Antona il quale nei fatti chiede all’amministrazione di sospendere l’iter del il bando di gara di affidamento del servizio della sosta a pagamento ; di valutare, sin d’ora, di non procedere alla esternalizzazione del servizio, o in subordine di disciplinare in modo diverso la disponibilità dell’attuale personale, al fine di garantirne il futuro lavorativo.
Lo Stato ha chiesto la razionalizzazione dei servizi resi dalle società partecipate; la Multiservizi comprende anche il servizio delle strisce blu e si decise a suo tempo che la multi sosta doveva governare il sistema dei parcheggi nella città. La Corte dei Conti in una sentenza, facendo riferimento ad una normativa nazionale recepita in Sicilia, stabilisce che l’argomento deve essere discusso in consiglio, competente per materia, vedi bando e tutti gli atti di disciplina. In consiglio non è mai arrivato nessun atto di riferimento. Attesa la premessa il bando di gara va sospeso e l’iter corretto va ripreso successivamente.
D’Antona non è favorevole alla privatizzazione, ma al di là di questo se un servizio esterno dà maggiore garanzia di efficienza nessun problema ma si faccia con le cautele dovute come quelle utili a preservare i livelli occupazionali. Nel senso che tutto personale, in regime di mobilità, dalla Multiservizi confluisca alla Spm, passi all’impresa che si aggiudica il servizio con lo strumento del comando, peraltro previsto dalla legge 147/2013. In maniera che il futuro lavorativo del personale venga affrancato dalle sorti dell’azienda.
L’argomento, dovrebbe arrivare in consiglio comunale.
La consigliera Castello chiede notizie in ordine ad una lettera di alcuni dipendenti a firma di due legali con cui si chiede al sindaco di portare l’intera pratica in consiglio comunale.
Il consigliere Giuseppe Stracquadanio contesta il fatto che l’amministrazione vuole liquidare un servizio che garantisce entrate ed è attivo con un giro di 500mila euro su base annua.
Mancando questo introito l’ente aumentare le tasse. Condivide l’opinione del consigliere Vito D’Antona con un servizio che si può sempre migliorare con un sensibile aumento degli introiti. Necessario tutelare il personale che deve rimanere sotto la garanzia dell’ente pubblico.
Il consigliere Massimo Puccia vuole capire perché la gara è stata sospesa; capire le ragioni del perché non è andata avanti. Chiede una risposta.
L’Assessore Pietro Lorefice rileva un problema tecnico tra la procedura del distacco e quello del comando. Per il distacco le due società dovrebbero avere un interesse comune con l’azienda privata.
La SPM rischia di vedersi caricata di altre 12 unità di personale e più di quanto non lo sia già.
Per la sospensione del bando si è trattato di un problema tecnico, integrazione di documenti sul posteggio di Viale Medaglie D’Oro, che va superato per fare un bando regolare.
Il consigliere Puccia rileva che c’è il potenziale rischio di un contenzioso che gli uffici adesso stanno lavorando per evitarlo.
Chiede che si renda pubblica la documentazione relativa al parcheggio di Viale Medaglie D’Oro e condivide la mozione anche se non risulta tra i firmatari (la firmerà in consiglio comunale). Leggendo le carte non si registrano perdite nel settore e si chiede del come mai l’amministrazione vuole liberarsi di questo servizio che non può essere abbandonato. Le dodici unità costituiscono una risorsa che non si deve trasferire nelle mani di un privato visto che l’ente ha investito su queste persone.
Il consigliere Tato Cavallino ritiene che alla luce del cambio di alcune norme si aprono altre possibilità. Si sa che la Multiservizi deve essere chiusa. Si dichiara in disaccordo con l’esternalizzazione essendoci stata una pessima esperienza nel passato con un’azienda che faceva solo cassa con soldi che non entravano al Comune e gli stipendi che non venivano pagati sempre. Oggi il servizio si è autofinanziato. E’ necessario però migliorare il servizio e c’è il problema di investire delle risorse e quindi l’ente pensa di esternalizzare il servizio.
Propone di portare le carte in consiglio comunale e quindi riavviare il bando per approvarlo e procedere quindi in modo regolare. Valuta che se c’è una possibilità che il personale possa passare alla Spm lo si faccia e trasferirli a comando nell’azienda privata che avrebbe la possibilità la fare nuove assunzioni.
Il consigliere Peppe Stracquadanio si chiede come mai l’amministrazione ha deciso di dare la gestione a terzi. L’amministrazione faccia risparmi su alcune cose che non servono e tuteli invece il servizio di multi sosta.
Il sindaco nella replica sostiene che non vuole fare la storia delle società municipalizzate ma rileva le difficoltà che ci sono stati negli accorpamenti. Oggi c’è solo un compito cioè dare un servizio efficiente che sinora non c’è stato. Parcheggio di Viale Medaglie D’Oro chiuso; non sono stati fatti investimenti per modernizzare il servizio compreso il collegamento tra i parcheggi e il centro storico della città.
Necessario fare investimenti che solo il privato è in condizione di fare. Nessuna amministrazione è riuscita a concretizzarlo.
Il servizio RSU è esternalizzato e i dipendenti hanno la certezza del posto di lavoro. La esternalizzazione dà un ritorno economico migliore per i dipendenti. Oggi il servizio va in perdita ed è per tale ragione che sono necessari gli investimenti. Bisogna dare ai cittadini un servizio efficiente dando le infrastrutture e i trasporti. La Spm è in difficoltà anche perché ha dovuto riassumere nove unità per sentenza giudiziaria con tutti i costi conseguenti. Valuta positivo dare all’esterno il servizio. Sugli atti l’amministrazione darà l’indirizzo politico rispetto all’attività tecnica dei dirigenti, del segretario generale senza nessuna forzatura. La sospensione del bando è legato alle osservazioni fatte e atteso che la gara non è stata espletata si è deciso l’approfondimento della documentazione al fine di evitare contenziosi.
L’amministrazione ha l’incombenza della chiusura della Multiservizi che non può rimanere in queste condizioni.
La consigliera Ivana Castello chiede al segretario, sulla scorta delle lettera inviata al sindaco, se la decisione del bando di esternalizzazione è competenza del consiglio o meno, atteso che il sindaco sostiene, dopo aver consultato il segretario, che l’argomento è competenza della giunta.
Il segretario generale replica che un atto di indirizzo fondamentale che si consuma nel’approvazione del piano di equilibrio che prevedeva la esternalizzazione del servizio. Cioè il consiglio ha espresso con atto deliberativo il suo indirizzo e quindi ha espresso la sua decisione.
La consigliera Ivana Castello replica dicendo che l’iter riguarda tutta la procedura degli atti e non solo la scelta della esternalizzazione che a questo punto non ha inteso come si sarebbe sviluppata. Se non presenti nella delibera del piano, spetta al consiglio la facoltà della discussione degli atti.
Il consigliere Carmelo Cerruto ritiene che la questione va divisa in due modi diversi: una l’esternalizzazione votata nella delibera del piano e la questione del personale che prescinde dal dare al’esterno il servizio. Ed è qui che il consiglio deve dare il suo indirizzo per utilizzare il personale e il civico consesso non ha fatto alcuna valutazione sulla questione, basta leggere art. 42 del testo unico.
Sospeso il bando si portino i suoi contenuti in consiglio per la discussione.
Il consigliere Peppe Stracquadanio non ha inteso la risposta del sindaco alla domanda del perché l’amministrazione si vuole disfare del servizio. Vuole capire perché non funziona. Sospeso il bando l’argomento vada alla conferenza dei capigruppo e quindi in consiglio per al discussione.
Il consigliere Giorgio Falco rileva che questo argomento si vuole strumentalizzare. La maggioranza ha a cuore i destini del personale con l’intento di migliorare il servizio. Esternalizzare significa creare posti di lavoro in più e migliorare il servizio.
Il segretario generale valuta che per discutere nel merito del punto bisogna saperlo prima per avere maggiori elementi di valutazione. Sostiene che il consiglio comunale ha esperito il suo compito di indirizzo lo ha già fatto scegliendo la esternalizzazione nella delibera del piano di equilibrio. Tutti le scelte degli atti consequenziali non sono più del civico consesso.
Il consigliere Carmelo Cerruto ricorda al segretario che il 19 gennaio scorso ha ricevuto una Pec da parte di legali con la quale indicano nel consiglio comunale l’organo competente per decidere sul bando e sul resto. Quindi stasera si attendeva una risposta diversa e malgrado tutto si può dare ancora tempo per la risposta.
Il consigliere Andrea Rizza rileva che per un vizio di forma 12 unità si ritrovano nel rischio di non poter più lavorare. Secondo la tesi del segretario comunale questo problema non deve passare dal consiglio comunale.
I consiglieri Cavallino e Cerruto rilevano ancora che una cosa è l’esternalizzazione, un’altra la questione del personale la cui discussione va fatta in consiglio compreso il bando di gara. Si tratta di allungare il percorso.
Il consigliere Vito D’Antona si dichiara in disaccordo con le tesi del segretario generale e rispetto alle scelte della Corte dei Conti. Ribadisce che la competenza sull’argomento è del consiglio comunale secondo l’art. 42 del testo unico recepito in Sicilia. Denuncia il fatto che una delibera di giunta, quella del 31 marzo del 2015, di sottoporre al consiglio comunale il piano di razionalizzazione delle società partecipate non è mai arrivata nel civico consesso.
Non è escluso che alcuni consiglieri potrebbero rivolgersi alla magistratura amministrativa per fare valere le loro ragioni. Valuta insufficienti i motivi addotti dall’assessore Lorefice e dal Sindaco per decidere il servizio esterno. La legge consente il percorso di mobilità tra società partecipate in casi di contenimento della spesa ed è questa la fattispecie. Su questa questione dichiara che si andrà sino in fondo. L’obiettivo che i lavoratori passano alla Spm ma vengono pagati dall’azienda privata.
Il presidente Garaffa chiede al segretario generale un approfondimento di merito in ordine alla competenze in riferimento all’adozione dell’argomento visto che la esternalizzazione è stata votata nella delibera del piano..
Su richiesta del sindaco vengono concessi dieci minuti di sospensione.
Alla ripresa sono presenti ventiquattro consiglieri e il sindaco registra che si è entrati nel merito degli atti che sono stati fatti corredati dai pareri tecnici; il lavoro svolto è stato fatto in modo certosino che dà certezza ai lavoratori sul loro futuro e sui compensi; dall’altro valuta necessario che il comparto possa avere i necessari investimenti per garantire la modernizzazione del servizio e l’attivazione del parcheggio di Viale Medaglie D’Oro. Tutte queste cose messe insieme danno un quadro complessivo della situazione. Sulle scelte sbagliate del passato non ha alcuna responsabilità ed è stato gestito quello che è stato ereditato non andando in discontinuità rispetto all’amministrazione precedente.
Oggi il pericolo per i lavoratori e se la Multiservizi va in liquidazione. Nel momento in cui viene chiusa, tutti vanno a casa.
Non porterà mai un aumento di spesa per le società né quello relativo al personale. La municipalizzata non è il Comune. Il sindaco si dichiara tranquillo nel percorso intrapreso guardando alla tutela dei livelli occupazionali.
Per dichiarazione di voto il consigliere Vito D’Antona è favorevole alla mozione per le ragioni già espresse nel dibattito ovvero che la competenza è del consiglio comunale e invita i consiglieri di maggioranza a trovare un sintesi in modo da poter dare un voto unanime.
La consigliera Ivana Castello dichiara il voto favorevole per la competenza del consiglio sull’argomento dopo che la giunta ha adottato l’atto di indirizzo politico.
Il consigliere Rizzarello si dichiara contrario alla mozione atteso che è loro interesse tutelare il personale della multi sosta.
Il consigliere Massimo Puccia valuta l’assenza di dialogo e un uomo decide per tutto e per tutti; l’assessore Lorefice motiva cause senza documentazione. Fa appello al consiglio comunale per garantire un futuro certo ai dipendenti della multi sosta che non ci sarà non appena il bando sarà bloccato.
E’ una risorsa che non si potrà cedere. L’Assessore Pietro Lorefice nella qualità di consigliere comunale invita a non anticipare la campagna elettorale; ritiene di conoscere le carte e gli è noto il significato di distacco e di mobilità. La mozione ai voti viene respinta con quattordici voti contrari e dieci voti favorevoli. La seduta viene rinviata a lunedì 14 marzo alle ore 19.00

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa