OTTIMIZZAZIONE GESTIONE RISORSE IDRICHE, D’ASTA E CHIAVOLA AL COMUNE DI RAGUSA: “QUALI LE PROCEDURE ATTUATE PER SEGUIRE LE INDICAZIONI CONTENUTE IN UNA CIRCOLARE DELLA REGIONE PUBBLICATA NEI GIORNI SCORSI?”

Mario Chiavola e Mario D'Asta

I consiglieri comunali del Partito Democratico di Ragusa, Mario D’Asta e Mario Chiavola, facendo riferimento alla circolare del 7 marzo scorso, firmata dall’assessore all’Energia e ai servizi di pubblica utilità della Regione Siciliana, Vania Contrafatto, che scandisce con precisione la tempistica e la modalità con cui le nuove Ati

(Assemblee Territoriali Idriche) diventeranno pienamente operative per l’ottimizzazione della gestione dell’acqua, chiedono di sapere quale le procedure che l’ente di palazzo dell’Aquila sta attivando per venire incontro a tali indicazioni. “Dal prossimo 12 aprile, infatti – dicono D’Asta e Chiavola – le Ati dovranno essere pienamente funzionanti ed è previsto dal provvedimento che per quella data tutti i comuni della Sicilia debbano aver aderito alla riorganizzazione del servizio idrico. Per quei comuni che non dovessero aderire nei tempi previsti alle nuove Ati, scatteranno i poteri sostitutivi della Regione previsti appunto dallo “Sblocca Italia”. Questo è quanto prevede la circolare. Ecco perché non comprendiamo quale la fretta dell’Amministrazione comunale nell’affidare la gestione del servizio idrico alla coop che si era aggiudicata la gara. Sarebbe stato opportuno, a nostro modo di vedere le cose, fermarsi un attimo per valutare se le scelte adottate si inquadrassero nel contesto delle previsioni contenute nella circolare regionale. Per non dire che questo tempo avrebbe potuto essere utilizzato in maniera ottimale ai fini della eventuale ricollocazione delle unità lavorative per le quali non sarà più garantito il posto. Non si capisce, d’altronde, come mentre la commissione Trasparenza stia discutendo la delicata questione, l’Amministrazione comunale abbia dato mandato al dirigente di completare la procedura di affidamento del servizio. Come sempre, non c’è alcun tipo di rispetto istituzionale. Una circostanza che, per quanto ne sappiamo, è stata criticata con forza anche da alcuni esponenti della maggioranza che erano presenti alla seduta della commissione. Ad ogni modo, tornando al provvedimento emanato dall’assessore Contrafatto, si può dire che la circolare è un passaggio fondamentale per il futuro del servizio idrico in Sicilia che, è bene precisarlo, ha ancora nodi amministrativi, alcuni dei quali saranno sciolti dalla futura sentenza della Corte Costituzionale sulla recente Legge regionale. Problemi da dover risolvere definitivamente per arrivare ad una corretta ed efficiente gestione della risorsa acqua”.

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