RAGUSA. GEMELLAGGIO SCUOLA VANN’ANTO’ E GAZA. Stamani il sindaco ha ricevuto una delegazione di “Terra dei Bambini”

da destra Cappello-Rizza-Baldini-Piccitto-Alafifi-Criscione-Kuhail-Pitrolo

Il sindaco di Ragusa Federico Piccitto ha accolto in sala giunta una delegazione di “Terra dei Bambini” , progetto di “Vento di Terra”, organizzazione milanese non governativa che opera in Palestina occupandosi di cooperazione internazionale ed educazione, composta dalla vice presidente nazionale Serena Baldini, da Sara Alafifi, coordinatrice a Gaza dell’organizzazione e Nahed Kuhail, assistente sociale e zwc manager di “Vento di Terra”.

Ad accompagnare la delegazione il preside della scuola Vann’Antò Rosario Pitrolo, le insegnanti Viviana Rizza e Renata Cappello. Ha presenziato anche la dirigente dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Ragusa, Giovanna Criscione. La delegazione è in visita in Italia per lo studio di buone prassi in ambito educativo. L’evento rappresenta un importante momento di conoscenza e di scambio con tutte le realtà educative, istituzionali e del territorio legate al progetto “la Terra dei Bambini”. Il progetto di “Vento di Terra” ha l’obiettivo di ricostruire nuovamente nel villaggio di Um Al Nasser, nella striscia di Gaza, la scuola per l’infanzia, costruita nel 2011 per tenere lontano dai più piccoli gli orrori del conflitto e finanziata dalla Cooperazione Italiana, rasa al suolo nel 2014 dall’esercito israeliano. E’ stato già realizzato il nuovo centro per le donne, che si trovava all’interno dello stesso edificio, attivando al suo interno, un laboratorio di falegnameria e sartoria per la produzione di giochi e materiale educativo di qualità. L’obiettivo è quello di trasmettere il valore e l’importanza dell’intervento educativo, soprattutto in luoghi di conflitto come Gaza. “E’ un piacere per noi avervi qui a Ragusa – ha detto il primo cittadino nel porgere il suo benvenuto alla delegazione – E’ un bel segnale di collaborazione e integrazione. Noi cerchiamo di avere un ruolo attivo nei processi d’integrazione, essendo una terra di confine, ed è soprattutto nelle nostre scuole che si attuano gli sforzi maggiori”.

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