Considerazioni politiche sui rapporti sindacali all’ASP di Ragusa. Lettera al direttore

lettera

Le farneticazioni elaborate e firmate dalle segreterie di CGIL F.P. e UIL F.P.L. con comunicati separati, ma rigorosamente con copia incolla, in risposta ad un articolo apparso sulla stampa pubblicate via fb e sui giornali locali, in merito ad alcune considerazioni politiche sui rapporti sindacali all’ASP di Ragusa, hanno posto una riflessione. Stupisce che le regole dell’informazione siano cambiate, infatti si diffondono prima le risposte senza sapere le domande, ne prendiamo atto e per spirito di servizio nei confronti dei tanti lavoratori che lavorano all’ASP e per quei cittadini che leggono attraverso i media; è giusto puntualizzare alcune valutazioni:

per prima cosa, si esprime sdegno e si rimette ai mittenti il contenuto delle risposte, i documenti esordiscono: ”apprendiamo tramite la stampa che la “strana coppia ”Antonietta Frasca e Salvatore Rando…, allusioni miserabili e vergognose, saremmo ben lieti se questa gente spiegasse per intero il significato di questo vile virgolettato, riferito ad un articolo apparso sulla stampa che evidenziavano alcune perplessità nei rapporti sindacali tra l’ASP e le OO.SS.. Le anomalie riscontrate su alcune riunioni fatte recentemente su questioni importanti dove è stata evidenziata l’assenza della Direzione Strategica, tant’è che gli stessi autori del documento si sono affrettati a rettificare precisando che la riunione è stata recuperata il 07 marzo u.s, giustificando appunto la mancanza della Direzione dovuta ad importanti motivi istituzionali; quindi la signora Frasca con coraggio, diversamente dei tanti che restano in silenzio e la pensano allo stesso modo, ha denunciato questa anomalia. Tra l’altro alla signora Frasca viene spesse volte ricordato nelle riunioni a che titolo parla: se nella qualità di RSU o da responsabile dell’Ufficio Infermieristico?, guarda un po’ da che pulpito viene la predica.
Altro fatto verificatosi di recente è l’assegnazioni da parte della Direzione Generale delle Posizione Organizzative (P.O.) anche ad alcuni dirigenti sindacali. Le P.O. sono un incarico fiduciaria da parte della Direzione, ma il buon senso avrebbe dovuto fare riflettere le OO.SS. e invitare a fare un passo indietro ai sindacalisti nominati che siedono al tavolo delle trattative rappresentando nello stesso momento l’Azienda e i lavoratori, (si possono servire due padroni?). Questo non vuol dire, come si affrettano a puntualizzare inutilmente gli stessi firmatari di CGIL e UIL, che i sindacalisti, hanno lo stesso diritto degli altri lavoratori. Infatti nessuno è entrato nel merito delle attribuzioni, ma era è rimane una valutazione politica per ragioni di opportunità e soprattutto di etica, tra l’altro molto evidenziata nei luoghi di lavoro dagli stessi lavoratori. Tanto per ricordare agli autori firmatari dei documenti, che le sigle sindacali non sono tutti uguali, infatti la CISL ha fatto dimettere un suo rappresentante e nessuno si è scandalizzato.
Si parla di onestà intellettuale? non si accettano lezioni di morale e non si consente a chicchessia di costruire menzogne per giustificare l’ignoranza dei fatti che riguardano le persone in questione e si ricorda ai tanti smemorati, che c’è gente che ha una storia d’impegno sia nel sindacato che nella società civile, si sfida tutti gli altri che criticano a tempo perso, dimostrare con le carte i loro impegni. “Un certo sindacalista ora alla UIL”, deve ricordare che in occasione della proposta di regolamento della RSU, all’articolo1 è riportato: “la RSU rappresenta e difende i diritti e gli interessi generali dei cittadini e dei lavoratori dell’ASP”…, “il sindacalista della UIL” è stato contrario, per fortuna isolato, ed ha spiegato alla RSU, nel corso del dibattito, che i cittadini li devono tutelare i Sindaci e i politici, infatti, i cittadini sono un problema ed è più comodo parlare di posizioni organizzative, progetti obiettivi, pronte disponibilità discutibili, da Corte dei Conti, ecc., al posto di concentrarsi anche sull’abbattimento delle liste di attesa, di organizzare meglio i servizi che i lavoratori spesso e volentieri vivono momenti di criticità e lavorano in condizioni di disagio e vanno ringraziati per lo spirito di abnegazione;
Si accusa falsamente nei documenti che “negli anni trascorsi il sig. Rando sindacalista, Presidente della RSU e non per questo ha disdegnato né dal Direttore Generale, né dal Commissario Straordinario dell’USL 7 pro-tempore di essere assegnato nello Staff della Direzione Generale con compiti di segreteria, di cura delle relazioni sindacali, dell’informazione e cura dei rapporti con il personale, cioè in una posizione dominante rispetto ai lavoratori”. TUTTO VERO quello che scrivono gli illusionisti, peccato che hanno sbagliato i periodi e confuso gli incarichi sindacali: elezioni RSU anno 1998 scadenza 2001; Rando, eletto ha partecipato all’attività sindacale, tant’è che ci ha visti impegnati a far decadere il direttore generale Dott. F. Viscuso, cosa verificatesi nell’anno 2001. Nominato Commissario Straordinario dr. Vito Amari, dott. Antonio Cusumano direttore amministrativo e dott. Franco Blangiardi direttore sanitario. Il sig. Rando trasferito a Ragusa ed inserito nello staff del Commissario, incarico riconfermato dal Direttore Generale Dott. Cusumano. Proprio per queste ragioni di opportunità, di lealtà nei confronti dei lavoratori, NON SI E’ CANDIDATO ALLA RSU nelle elezioni del novembre del 2001 ed è stato solo un iscritto alla CISL. Ha organizzato su mandato della direzione, l’organizzazione delle elezioni della RSU, (in quel periodo sono state attribuite 2 fasce economiche al personale). Nel 2004 direttore generale Dr. Fulvio Manno, il sig. Rando non più nello staff, si è ricandidato nella CISL ed eletto; nel 2007 rieletto nella CGIL, su sollecitazione del Segretario Aurelio Mezzasalma e su invito pressante del dr. Michele Giavatto. La CGIL ha vinto le elezioni aumentando di 3 seggi e proprio in quel periodo la CGIL veniva massacrata da tutte le parti accusandola di aver fatto perdere la fascia economica al personale e il sig. Rando propose ricorso al giudice del lavoro che ancora è in itinere in appello. Eletto coordinatore della RSU il 03/03/2009. Questa è la storia, bastava informarsi per non prendere abbagli e sonore cantonate oltre che perdere quel poco di credibilità, fortemente in discussione.
Il tentativo maldestro di attribuire agli altri i comportamenti scorretti è miseramente fallito, pertanto, non s’intende andare oltre alle provocazioni e alle farneticazioni espresse, frutto di invidie e gelosie. Ci si riserva di perseguire altre sedi per tutelare l’onorabilità, la dignità e la serietà degli scriventi qualora se ne ravveda la necessità.

Commissario UGL Antonietta Frasca e  Salvatore Rando

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