Cose da sapere prima di sposarsi. La rubrica del dottore Federico Mavilla

federico mavilla

Mi chiederete come mai questa necessità di sapere o meglio di far sapere ?? Uno dei miei figli si è deciso a impegnarsi sentimentalmente e legalmente con la sua compagna. Ecco, quindi, le mie riflessioni, frutto, certamente, dell’esperienza maturata.
E’ bene sapere, fin da subito, che l’amore da solo non basta, perché anche la coppia più solida può scontrarsi di fronte a questioni apparentemente innocue e che invece possono distruggere la vita a due.

Un matrimonio che funziona costruisce le sue basi ancora prima dell’inizio della storia, scegliendo per esempio un po’ di sano vuoto. Per prima cosa bisognerebbe liberarsi dallo stereotipo dell’amore ammantato di romanticismo e sapere che sintonia non significa sincronia. Incontrare qualcuno con cui essere felici è una cosa meravigliosa ma non è detto che ci si innamori nello stesso momento e con la stessa intensità. Pensarlo e pretenderlo significa porsi un limite inutile.
Un’altra cosa importante da sapere è che raccontare di se stessi è un modo per creare empatia: bisogna però stare attenti a cosa si condivide, perché parlare delle storie d’amore precedenti può creare dei pregiudizi. Meglio piuttosto concentrarsi sul : “chi siamo io e te oggi?” senza infilare fantasmi inutili.
Sposarsi poi non significa stare sempre insieme e condividere ogni cosa; quando ci si ama bisognerebbe continuare a mantenere uno spazio di singletudine, perdonate il termine inventato, in cui ci si separa, si pensa al singolare e ci si concede uno spazio di soddisfazione personale. In questo modo si avrà sempre qualcosa da condividere.
Prima di sposarsi dovreste anche sapere che durante la vita a due ci possono essere delle crisi: l’importante è riconoscerle e superarle con destrezza. In ogni matrimonio la parola magica è mediazione: nessuno dei due dovrebbe mai salire in “cattedra” e accusarsi di tutti i mali del mondo e della coppia, ma bisognerebbe spiegarsi come ci fanno sentire i diversi comportamenti.
Le donne poi dovrebbero sapere che per l’uomo sesso e lavoro sono i due punti deboli in cui può sentirsi più facilmente ferito e in difficoltà. Quindi se il compagno attraversa una fase professionale difficile si può sentire umiliato, rabbioso e reagirà con fatica a qualunque richiesta. Qui spesso le donne propongono soluzioni che in realtà aumentano il senso di inadeguatezza del partner. La cosa da fare invece è l’incoraggiamento e il nuovo mantra dovrebbe diventare: insieme ce la facciamo.
Un’altra situazione tipica che può mettere in crisi un matrimonio è il desiderio di un figlio da parte di uno dei due, mentre l’altro tentenna e rimanda. Se è la donna a pensare sia giunto il momento e il compagno non si sente pronto, lei lo accusa di non volersi prendere delle responsabilità. Ma si tratta di un luogo comune; spesso gli uomini vanno in tilt perché sanno di non poter dare ai figli le stesse possibilità che hanno avuto dai loro padri. In questo caso le donne dovrebbero adottare la tecnica del pressing leggero, confrontandosi sui temi classici economici e sulle aspettative. Ci sono tanti modi di fare i genitori e ogni coppia può trovare il suo: condividere paure e desideri potrebbe mettere le ali ai sogni di entrambi.
Chiedo, a questo punto, a chi come me, ha superato gli ..anta e ha alle spalle un matrimonio che dura da più di un lustro, concordate con me o avete ancora qualche altro consiglio da aggiungere ??..

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