MODICA. LA STORIA DELLE SORELLE GRIMALDI IN UN PROGETTO DI RIABILITAZIONE A CURA DELL’UNITA’ OPERATIVA DI PSICHIATRIA

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Antesignane di libertà e del diritto all’autodeterminazione le sorelle Francesca e Concetta Grimaldi hanno ispirato lo spettacolo dal titolo “La legge invisibile” rappresentato ieri al Teatro Garibaldi. Sul palco attori locali e i pazienti del centro diurno di Psichiatria di Modica in un progetto di riabilitazione psichiatrica e di inclusione sociale promosso dall’Unità Operativa Complessa di Psichiatria di Modica dell’Asp 7 di Ragusa e dalla Fondazione Grimaldi, in collaborazione con il Comune di Modica, la Fondazione Teatro Garibaldi e l’Associazione di volontariato “Ci siamo anche noi”.

Scritto e diretto dal regista italo-argentino Rubén Ricca lo spettacolo è stato magnificamente interpretato da un pool di attori già noti al grande pubblico: Simonetta Cuzzocrea, Carmelo Gugliotta, Vania Orecchio, Lorenzo Zarino. Sul palco accanto a loro, dieci pazienti del Centro Diurno di Modica che hanno svolto i laboratori di Teatro-terapia promossi dall’U.O.C. di Psichiatria tesi ad un processo riabilitativo psichiatrico e di inclusione sociale. Molto promettenti le giovani Sofia Minauda e Anna Tedeschi nel ruolo delle sorelle Francesca e Concetta Grimaldi, nobildonne di antico lignaggio che – costrette dal padre, il principe Michele Grimaldi, a farsi monache – vi si ribellano, smonacandosi e prendendo marito. Un gesto rivoluzionario quello di Francesca e Concetta nella Sicilia borbonica di fine Settecento. E la “legge invisibile” a cui si richiama il padre e la stessa società si dimostra essere solo il retaggio di una visione retrograda e pregiudizievole nei confronti della donna che agli albori del nascente Illuminismo prende coscienza di sé e del proprio diritto ad auto affermarsi. Una volta sposate le sorelle Grimaldi dedicheranno la loro vita ai poveri e ai sofferenti istituendo scuole, ordini religiosi, ricoveri per ragazze indigenti e per l’infanzia abbandonata. Un esempio luminoso di modernità e di nobiltà d’animo che ancora oggi sopravvive nella “Fondazione Giovan Pietro Grimaldi” che tra le sue finalità persegue la formazione di giovani meritevoli non abbienti e la promozione di iniziative di alto profilo culturale e sociale. A corollario dello spettacolo anche una interessante mostra fotografica curata da Elisabetta Rizza dal titolo Concetta e Francesca Grimaldi: “Dentro e fuori si moltiplicano gli specchi”, allestita a Palazzo Grimaldi ed aperta fino al 18 aprile.

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