All’Asp di Ragusa non è garantita la sicurezza per il personale

Il Segr.Gen.Avola

All’Asp di Ragusa nel corso degli ultimi mesi sono troppi e insidiosi gli interrogativi che si pongono gli utenti, il personale medico e quello di comparto. Non è garantita la sicurezza per il personale che manca di DPI (dispositivi di protezione individuale ) ed attiene il settore infermieristico, tecnico e gli autisti delle ambulanze.

Per la manutenzione degli impianti termici e di condizionamento, affidata a ditte private esterne, pare che non sempre le prescritte verifiche periodiche vengono effettuate e sembra che non tutti gli impianti siano a norma e siano stati collaudati
“Nel nuovo padiglione, in Geriatria e Medicina, al DSM e all’Hospice dell’Ospedale Maggiore di Modica – denuncia Giovanni Avola, Segretario Generale Cgil Ragusa – c’è grande allarme per l’acqua che non sempre è incolore, insapore ed inodore e si sa che il mancato o cattivo trattamento può causare la presenza di agenti biologici tra cui la legionella.
Perchè il recente shock termico (cioè innalzamento della temperatura dell’acqua a 70° per debellare la presenza di batteri) avvenuto nel reparto di Rianimazione è stato disposto dall’ufficio tecnico all’insaputa della Direzione Sanitaria, unico soggetto competente?
E che dire delle nuove sale operatorie di Ortopedia dove è stata installata l’UTA (unità trattamento aria) non a debita distanza da fonti inquinanti, quali parcheggi, strade e persino lo scarico del gruppo elettrogeno?

Un interrogativo per tutti: chi è preposto alla vigilanza e alla sicurezza, non vede, non sa, o non vuole vedere e sapere? Da tempo i rappresentanti sindacali della CGIL e, mi risulta, anche delle altre sigle, hanno posto con grande determinazione alla Direzione Generale le suddette ed altre questioni riguardanti il difficile e complesso tema della sicurezza e delle garanzie igienico sanitarie, a partire dalla carenza cronica degli ausiliari, causa primaria di un aumento del rischio infettivologico. I risultati sono però sotto gli occhi di tutti”. La Cgil di Ragusa chiede, pertanto, un ispezione immediata da parte dell’Assessorato e si riserva ogni ulteriore azione ( compreso il coinvolgimento del Ministero della Salute) volta a tutelare l’utenza e gli operatori di tutte le strutture sanitarie dell’Asp Ragusa.

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