La Banca della Contea di Modica si aggrega con la BCC Giuseppe Toniolo di San Cataldo

banca contea

L’assemblea dei soci della Banca della Contea di Modica, sabato prossimo al Resort Pietre Nere di Cava d’Ispica, sancirà il processo di aggregazione necessario a garantire, nel mutato quadro delle norme e dei vincoli del Credito cooperativo, la migliore realizzazione nel territorio delle finalità per cui l’Istituto è nato.

Con la celebrazione dell’Assemblea Straordinaria giunge a compimento il mandato del Consiglio di Amministrazione che dovrebbe concludersi, appunto, con l’approvazione del processo aggregativo con la BCC “Giuseppe Toniolo” di San Cataldo: un’opportunità di vitale importanza e al tempo stesso un’occasione irrinunciabile per l’intera comunità economica e sociale che nella “Contea” ha riposto le proprie aspettative di crescita e di sviluppo.
La “consorella” nissena è banca di elevatissimo standing nel Sud Italia per dimensioni e professionalità, presente in Sicilia con ventuno sportelli ed un organico di centotre dipendenti; dispone di una massa di ottocento milioni di euro di raccolta diretta, di circa quattrocento milioni di euro di impieghi oltre ad un patrimonio netto di centoventuno milioni di euro.
Ma prima della indiscussa patrimonializzazione, affidabilità e professionalità ciò che connota, particolarmente, il nuovo istituto (si fa per dire, atteso che la sua costituzione risale al 1895) è che la BCC San Cataldo è stata da sempre, fin dalla costituzione della BCC Contea di Modica, sua banca di riferimento, disponibile e di fattivo supporto formativo nella delicata fase di start up, ed ora ancor più, nel mutato quadro di aggregazione.
La Governance e la Direzione Generale dell’istituto modicano comunicano con soddisfazione che l’approvazione del progetto aggregativo garantirà la tutela degli interessi dei soci e del personale tutto, assicurando nel contempo al territorio un’azienda bancaria, viste le dimensioni, in grado di comprenderne le esigenze finanziarie alla luce dei sempre più stringenti vincoli normativi dell’Unione Europea, ( ad. esempio il c.d. Bail-in).
A tali recenti “normative europee rigide” si è aggiunta, in ultimo, la riforma del Credito Cooperativo, epocale e, al contempo, per certi versi restrittiva, voluta dal Governo Renzi con il Decreto legge n° 18 del 2016, convertito in legge con voto di fiducia del Parlamento, che ha visto la nascita della Capogruppo, meglio conosciuta come “Holding Iccrea”, con un capitale sociale minimo di un miliardo di euro. Queste sono le ragioni per cui il nostro territorio, da sempre rappresentato da gente orgogliosa delle proprie origini, saprà comprendere un’operazione aggregativa che i processi di una economia finanziaria sempre più globalizzata ed innovativa impongono. Motivo per cui è da ritenere che i soci, nell’Assemblea del 30 aprile, si esprimeranno decisamente e convintamente affinché la “Contea” unisca il proprio futuro a quello della BCC “Giuseppe Toniolo” nelle cui ragioni fondative, nella cui missione e nei cui obiettivi si identifica pienamente.

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