Consiglio comunale di Modica. Approvato l’accordo con Università di Messina, Cumo e scuola “D’Alcontres”

consiglio comunale di Modica

Approvato a maggioranza l’accordo tra l’Università di Messina, il Consorzio universitario mediterraneo orientale (C.U.M.O.), il comune di Modica e la scuola di assistenti sociali “F.Stagno D’Alcontres) di Modica per lo svolgimento delle attività didattiche relative al Corso di Laurea di “Scienze del Servizio Sociale per l’anno accademico 2015/2016.
Sedici i voti favore e sette quelli contrari. La seduta è stata rinviata a sabato 30 aprile alle 15,30.

Presenti venti consiglieri il civico consesso si apre con due comunicazioni del Presidente Garaffa che informa il civico consesso della riunione di una conferenza dei capigruppo in cui si è stabilito che la data utile per la convocazione del civico consesso per l’apertura della sessione di bilancio potrebbe essere l’11 maggio, sempreché saa d’accordo il commissario ad acta, altrimenti sarà fissata per il 10 maggio p.v.
Poi c’è l’urgenza di inserire in consiglio comunale le delibere relative alle nuove aliquote dei tributi (Tari e Tasi) che il civico consesso deve adottare entro il 30 aprile, giorno in cui alle 15.30 sarà convocata una seduta del civico consesso.
Il consigliere Concetto Puccia stigmatizza il comportamento del sindaco che trasferisce all’ultimo momento in consiglio questioni come le aliquote dei tributi contestando il fatto che il primo cittadino dovrebbe occuparsi di queste scadenze rispetto ad organizzare e a partecipare a feste e festini.
Il consigliere Carmelo Cerruto, rispetto alla richiesta del consigliere di Falco di anticipare la discussione la convenzione tra il Comune e l’Università di Messina rispetto alle interrogazioni, chiede di rispettare l’ordine del giorno proponendo la votazione sulla sua richiesta.
Il consigliere Piero Covato ritiene di anticipare il punto per questione tecnica; il Presidente Garaffa informa che l’ufficio di presidenza domani protocollerà la delibera sulla convenzione e sarà inviata, via Pec, a destinazione.
La richiesta di anticipazione viene accolta a maggioranza con quindici voti favorevoli, sette contrari e un astenuto.
Il consigliere Vito D’Antona riprende la discussione sulla mancata erogazione idrica nel quartiere San Paolo dove era stato detto che il problema era risolto. Così non è perché il problema permane e l’acqua arriva in modo insufficiente. Al di là delle responsabilità, della vetustà della rete idrica, non è tollerabile che una città civile come Modica possa sopportare per due mesi la mancata erogazione idrica. Desidera che il problema venga risolto e propone all’amministrazione di far redigere un progetto per una nuova rete idrica nel quartiere al fine di evitare il rischio di desertificazione abitativa del quartiere.
Con una misura straordinaria si faccia una rete esterna alternativa sino a quanto il problema dell’attuale rete non sarà risolto.
Il sindaco valuta fuori luogo il tono del consigliere D’Antona; da trent’anni nessuno è intervenuto su quella rete. Il problema riguarda sei – sette famiglie che risiedono nella parte alta del quartiere e su questo si stanno facendo sforzi inimmaginabili.
L’amministrazione si sta spendendo al massimo su questa vicenda e difende l’operato degli uffici; poi valuta una presa in giro la richiesta del progetto di una nuova rete idrica per le risorse che ci vorrebbero per una rete idrica vecchia di cento anni.
Il consigliere Concetto Puccia condanna i toni con cui il sindaco ha risposto al consigliere Vito D’Antona. Il sindaco doveva pensarci prima ad intervenire e non farselo suggerire dai consiglieri di opposizione.
Sul tono del sindaco ha da ridire anche il consigliere Carmelo Cerruto sostenendo che in aula si fa riferimento a quanto accade e si propongono delle soluzioni. Da domani si devono mettere in campo altre professionalità e altre competenze per risolvere il problema. Si dichiara d’accordo a porre in essere un impianto volante sino a quando non si stabilizza la normalità.
Il consigliere Giorgio Falco sottolinea che l’amministrazione da tempo ha attenzionato questo problema e lamenta poi i toni usati dai consiglieri Puccia e Cerruto.
Il consigliere Concetto Puccia fa riferimento ad un caso di presunta malasanità al “Maggiore” di Modica; fa riferimento al signor Roberto Cannata deceduto prima di essere operato. Propone che la commissione regionale alla Sanità venga a Modica per discutere con la conferenza dei capigruppo quanto accade nel nosocomio modicano.
Si passa al punto relativo alla convenzione tra l’ente e l’Università di Messina, il C.U.M.O. e la scuola di Assistenti sociali “F.Stagno D’Alcontres” per lo svolgimento delle attività didattiche relative al Corso di Laurea di “Scienze del Servizio Sociale” per l’anno in corso.
E’ l’assessore Rita Floridia ad illustrare l’argomento narrando l’attività dell’amministrazione che con continue interlocuzioni con il Rettore di Messina e gli altri partner ha fatto in modo di recuperare il corso, comprese le discipline tecniche, attesi i tentativi di portarlo a Noto.
Auspica che questo accordo possa essere votato da tutto il consiglio perché Modica merita il corso, peraltro il tirocinio è già iniziato, e bisogna fare le cose con celerità per poi ratificare al più presto l’intesa.
L’accordo è limitato a quest’anno e l’amministrazione può essere soddisfatta per quanto fatto.
Il consigliere Concetto Puccia chiede chiarimenti sulla data di trasferimento sulla bozza dell’accordo trasferito al comune dall’Università di Messina.
Poi chiede perché l’assessore alla Cultura non si è occupato di questo argomento, il numero degli iscritti alla facoltà del perché l’accordo scadrà il 30 settembre 2016 e prevede un impegno di spesa per l’ente di trentamila euro.
Il vice presidente del Consiglio comunale, Michele Polino, dichiara che non c’è data sulla proposta dell’accordo inviata dall’Università di Messina al Comune di Modica. Ipotizza che pressioni abbiamo accelerato l’iter della pratica dopo che questa è rimasta ferma del tempo.
i chiede poi se l’impegno di spesa possa essere caricato in un capitolo del bilancio 2016, non approvato, malgrado ci sia il parere contabile. C’è una norma che lo consente? Chiede poi che venga data comunicazione alla Procura della Corte dei Conti di quanto sta avvenendo contabilmente e che deve essere propedeutica all’approvazione dell’atto. Altrimenti in solido rischiano di risponderne chi vota la delibera che valuta illegittima.
Il sindaco ritiene normale l’iter della delibera nel senso che una volta che c’è il parere di legittimità tecnica il consiglio può votare l’atto.
Per la parte politica si deve riferimento al fatto che bisogna decidersi se la facoltà debba o no restare a Modica. Il comune di Ragusa, unico ente finanziatore del consorzio universitario di Ragusa, poteva trasferire nel capoluogo la facoltà di scienze del servizio sociale. Il comune di Modica ha deciso di recuperare il corso che peraltro è riferimento dell’intero comprensorio attese le residenze degli studenti. Alla luce di questo è stata aperta una interlocuzione con l’Università di Messina e il C.U.M.O per confermare la presenza della facoltà intanto per un anno; nelle more si studieranno altre ipotesi per mantenere anche nel futuro il corso di laurea dopo che la precedente amministrazione aveva deciso di non avere alcun indirizzo universitario a Modica.
Una volta approvato l’atto stasera gli uffici stanzieranno le somme imputandole nella spesa del bilancio 2016.
Il consigliere Tato Cavallino chiede al presidente chi tutela il consiglio sulle delibere presuntivamente illegittime. In questo caso mancherebbe la copertura. Deve essere il presidente del consiglio comunale a dire se l’atto è legittimo o meno.
Il presidente Garaffa replica dicendo che non è questo il suo compito: non può sostituirsi agli uffici e peraltro aveva messo a conoscenza del possibile rischio della mancata copertura finanziaria e quindi ha evidenziato delle perplessità. Il consigliere Michele Polino ha posto il problema dell’invio alla procura della Corte dei Conti e su questo sarà consequenziale.
Il consigliere Giuseppe Grassiccia chiede se l’atto è legittimo o meno.
Il consigliere Michele Polino chiede all’amministrazione di ritirare il punto.
Il consigliere Giuseppe Grassiccia denuncia il fatto che il consigliere Polino ha abbandonato la seduta delle commissioni congiunte mentre stava trattando l’argomento e oggi pone il problema.
Il consigliere Michele Polino ha abbandonato l’aula per non partecipare al voto perché giudicava l’atto non legittimo.
La consigliera Carmela Minioto vuole essere chiarite le perplessità fatte emergere dal presidente Garaffa. La replica è quella che mancava l’impegno di spesa nel bilancio 2015.
Il consigliere Tato Cavallino chiede se le perplessità del presidente Garaffa sono state oggetto di discussione con il segretario generale. Cavallino vuole essere sicuro di quello che vota.
Il presidente Garaffa ribadisce che il segretario generale ha dato il suo parere tecnico.
Il consigliere Vito D’Antona si dichiara favorevole alla presenza del corso di laurea di Modica al fine di togliere l’equivoco secondo il quale chi vota si è buono e chi vota no è cattivo. In aula non c’è consigliere che non sia d’accordo.
Ricorda le battaglie fatte per il mantenimento delle facoltà universitarie a Modica.
I pareri di legittimità tecnica non sono garanzie perché l’atto è votabile. C’è una sentenza della Corte dei Conti, la n° 27 del 2016, secondo la quale non sono i dirigenti responsabili in caso di danno erariale quando la illegittimità dell’atto è macroscopica: quindi la responsabilità sarebbe del consiglio comunale. Manca il protocollo dell’entrata dell’accordo con l’università. Senza questo l’atto è carta straccia. Il sindaco presenta il documento protocollato il 1° marzo scorso e in arrivo il 25 febbraio.
D’Antona rileva che il protocollo d’intesa prevede un impegno di spesa di trenta mila euro che al momento non c’è. L’impegno dovrebbe valere su due bilanci, 2015 e 2016. Non c’è al momento nulla. Non si assume la responsabilità di avvalorare un atto senza copertura finanziaria quando si è arrivati al 28 aprile conoscendo l’urgenza dell’atto. Di chi è la responsabilità se il bilancio di previsione 2015 non è arrivato in consiglio? Di chi ha l’obbligo, gli pare assodato, dall’amministrazione che deve rispettare i termini di scadenza. Si rischia oggi di fare un debito fuori bilancio. Non c’è una norma di legge che l’accordo deve essere approvato entro il 30 aprile e quindi nessun ricatto può essere possibile. D’Antona voterà positivamente il punto, senza dibattito, dopo l’approvazione del bilancio di previsione.
L’Assessore Rita Floridia chiede che intervenga il segretario generale per dipanare i dubbi.
La consigliera Ivana Castello chiede un intervento nel merito da parte dell’assessore al bilancio.
Il segretario generale rileva che dal 5 aprile l’atto ha i pareri di regolarità tecnica (correttamente istruito) e di regolarità contabile (corrisponde ai principi contabili) e quindi la proposta viene sottoposta all’organo deliberante in quanto legittimo.
L’impegno di spesa è un atto gestionale e non politico che va in capo al responsabile del servizio ragioneria. Si tratta di una spesa di trentamila euro per la quale dopo l’approvazione dell’atto il responsabile dovrà operare l’impegno che sarà fatto sull’esercizio finanziario 2016 in corso di formazione. La spesa non è fatta in dodicesimi perché è su base annuale.
Non riesce ad intravedere nessuna illegittimità o irregolarità. Ove il consiglio non intendesse adeguarsi ai pareri se ne deve dare comunicazione nell’atto. Sono state date stasera motivazioni generiche.
L’assessore Enzo Giannone conferma che l’impegno va fatto sul redigendo bilancio di previsione 2016, ovvero quando nasce l’obbligazione come recita la nuova normativa sul bilancio.
Il consigliere Piero Covato ritiene che la verità è quella che qualcuno intende trincerarsi dietro a motivazioni che non reggono: nessuno può fare terrorismo. Ci si deve assumere la responsabilità di votare l’atto e quindi di mantenere il corso di laurea in Scienze Sociali.
Il consigliere Cavallino aveva dubbi sulla legittimità dell’atto ma le spiegazioni del segretario generale hanno gli dissolto ogni dubbio e lo solleva sul da farsi. Bastava, rispetto alle perplessità, convocare un conferenza dei capigruppo alla presenza del segretario generale per superare ogni incertezza.
Il consigliere Cavallino sottolinea che la precedente amministrazione ha operato le scelte che ha fatto per motivi tecnici e quindi obbligata a farlo. Sul protocollo d’intesa era possibile accelerare l’iter di adozione dell’atto. Poi chiede lumi sul futuro, per gli anni successivi al 2016, del corso di laurea.
La consigliera Ivana Castello facendo riferimento ad una nota della Corte dei Conti del 2013 nella viene prescritto che l’ente non può effettuare spese se non previste dalla legge. Questa spesa rientra tra queste? Altrimenti non può farsi!
Non ha capito a cosa servono i trentamila euro impegnate dall’ente atteso che il Consorzio sostiene nei fatti la gestione del corso.
Chiede una risposta al segretario generale e all’assessore al bilancio.
Il consigliere Piero Covato cita il fatto che tutte le delibere riguardanti la scuola di assistenti sociali “Stagno D’Alcontres” di Modica sono state votate all’unanimità. Si vuole fare un percorso amministrativo senza allarmismi.
L’assessore al Bilancio, Enzo Giannone, sulla prescrizione della Corte dei Conti c’è da rilevare che i debiti fuori bilancio da riconoscere anno per anno sono stati concordati con i creditori.
In presenza di un piano di equilibrio con debiti spalmati negli anni e quindi programmati la prescrizione della magistratura contabile non è applicabile.
L’assessore Rita Floridia sottolinea che l’impegno dell’ente è utile per coprire spese di servizi che saranno documentate.
La consigliera Ivana Castello sostiene che l’assessore al bilancio non ha detto il vero in quanto deve riconoscere altri debiti fuori bilancio che non sono stati inseriti nel piano di riequilibrio. Significa che l’ente non può affrontare una spesa dove insiste il divieto della Corte dei Conti. Poi non si capiscono quali tipi di servizi deve finanziare l’ente.
Il consigliere Tato Cavallino ritiene insufficiente il fatto che la somma di trentamila euro verrà rendicontata.
Il sindaco replica stigmatizzando questo comportamento di sospetto quando bisogna votare un atto. Poi riferisce dei debiti fuori bilancio operati dalla precedente amministrazione con l’Università di Catania e al Consorzio universitario di Ragusa poi finiti in transazione. I trentamila euro è somma irrisoria rispetto al resto e serviranno per garantire e concorrere al costo di servizi che saranno rendicontati e certificati. Il giudizio fatto dalla Corte dei Conti era del 2013, prima cioè dell’approvazione del piano di riequilibrio e quindi fuori contesto.
Per quanto riguarda le iscrizioni il sindaco ribadisce che ci sono; sulla delega all’assessore Floridia è una questione che riguarda il primo cittadino che ha inteso operarla sulla scorta delle competenze.
Il consigliere Concetto Puccia si dichiara d’accordo con Michele Polino per inviare tutto alla procura della Corte dei Conti e desidera la trascrizione del dibattito.
Sui trentamila euro non si è capito a che cosa servono.
L’Assessore alla Cultura Orazio Di Giacomo rileva che ha posto la firma sull’atto perché ha partecipato a riunioni e a interlocuzioni. L’amministrazione è una squadra coesa e su questa linea che ci si è mossi.
Per dichiarazione di voto la consigliere Ivana Castello pur essendo d’accordo per l’attivazione del corso di laurea dall’altra ritiene che la spesa l’ente non possa impegnarla, in quanto non rientra espressamente tra quelle previste dalla legge e per le motivazioni già addotte.
Il consigliere Piero Armenia a nome del gruppo “Fare Modica” dichiara il voto favorevole; il consigliere Tato Cavallino sulla scorta degli interventi fatti dal segretario ritiene di votare favorevolmente l’atto. Sulla amministrazione precedente non c’èra leggerezza nel fare i debiti fuori bilancio ma si sono affrontare spese non previste che li creavano, per cui oggi, scottato da quella esperienza, ha chiesto nel merito la destinazione dei trentamila euro.
Il consigliere Lorenzo Giannone dichiara il voto favorevole del gruppo.
Ai voti l’accordo viene adottato favorevolmente a maggioranza con 16 voti favorevoli e 7 contrari.
La delibera viene dotata di immediata esecutività con 14 favorevoli, 7 contrari e un astenuto

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