Consiglio Comunale di Modica. Approvata la mozione Cavallino Ruffino sul divieto di pubblicazione sui social degli alunni minori. Dibattito su Spm e centro sociale. Domani la diffida ai consiglieri per il bilancio 2015

Dopo un’articolata e intensa discussione sulle modalità di convocazione della conferenza dei capigruppo, con argomenti relativi al destino del personale SPM e del centro sociale Sacro Cuore, tenutasi prima del consiglio e sul percorso che ha caratterizzato la convocazione del civico consesso sul bilancio di previsione 2015, domani il commissario ad acta diffiderà i consiglieri ad adottarlo entro il 10 giugno prossimo, pena la decadenza del consiglio stesso, il civico consesso ha approvato all’unanimità la mozione presentata dai consiglieri Cavallino e Ruffino sul divieto di pubblicazione delle foto di alunni minori nei profili social.

La seduta è stata quindi rinviata a martedì 17 maggio alle 19.
Presenti diciotto consiglieri il civico consesso si apre con due comunicazioni nelle quali il presidente Garaffa informa che il commissario ad acta sul bilancio di previsione 2015, domani farà una diffida formale ai consiglieri comunali secondo la quale entro trenta giorni il documento contabile dovrà essere approvato.
Poi informa di avere convocato la conferenza dei capigruppo, sulle questioni relative alla Spm e al personale del centro sociale dal futuro incerto per oggi alla presenza della Cgil e sottolinea l’assenza dell’amministrazione e dei consiglieri di maggioranza perché la convocazione doveva essere fatta per tempo.
Il consigliere Vito D’Antona rileva che in atto il commissariamento per il bilancio del 2015 che ancora a maggio del 2016 non è stato approvato. La diffida è l’atto iniziale per sciogliere il consiglio comunale.
Il segretario precisa che la diffida che domani il commissario notificherà è l’avviso che dà ai consiglieri perché entro trenta giorni, da giorno 11 maggio, devono approvare il documento contabile; solo nel caso di mancata approvazione entro il termine assegnato, il commissario formalmente surrogherà il consiglio comunale.
Quindi solo quando ha preso atto della mancata approvazione dell’atto entro il termine si avvierà la procedura di scioglimento.
D’Antona rileva che sul rischio dello scioglimento è stato avviato nei fatti l’iter e questa civica assise non ha mai conosciuto simili precedenti.
Il presidente Garaffa precisa che non c’è norma che sanzioni l’amministrazione quando presenti in ritardo l’atto le cui conseguenze invece ricadono sul consiglio. L’Ars presto affronterà questo problema.
Il consigliere Carmelo Cerruto valuta che il consiglio comunale non si merita la diffida atteso il ritardo con la quale l’amministrazione ha presentato l’atto. Sarebbe auspicabile che invece di una diffida possa dare ai consiglieri un avviso e chiede al presidente Garaffa di impegnarsi in questa direzione.
Il consigliere Tato Cavallino ritiene di non essere stato rispettato dal presidente in quanto, etica imporrebbe, di non convocare la riunione dei capigruppo in modo unilaterale. Non può il presidente arrogarsi questo diritto senza essere prima contattato, così come il resto dei consiglieri.
Se mancavano oggi i consiglieri di maggioranza e altri è solo colpa del presidente Garaffa che doveva chiedere scusa per questo.
Il Presidente Garaffa rileva che il consigliere Cavallino è la seconda volta che fa questo tipo di riflessione.
La prima volta aveva avvisato tutti anche chi non era capogruppo. Si era deciso, atteso che non è remunerata la seduta della conferenza, di convocarla un’ora prima del consiglio comunale e questo è successo oggi. Peraltro ha inviato l’avviso per Pec a tutti. Il presidente ribadisce che ha il diritto, senza sentire alcuno, la conferenza dei capigruppo.
Il consigliere Andrea Caruso interviene sostenendo che è stato contattato da alcune società sportive che si allenano al Polisportivo “Caitina” che sono allarmate dal fatto che all’interno dell’area si terrà la Fiera della Contea e saranno costretti, per otto giorni, a interrompere l’attività.
Il consigliere Concetto Puccia valuta negativo il fatto che l’amministrazione non era presente alla conferenza dei capigruppo. Avrebbe dovuto avere l’ interesse di partecipare alla discussione sulla vertenza Spm e sulla problematica del centro sociale. I lavoratori presenti non hanno trovato la maggioranza e l’amministrazione e il sindaco. Visto che ora c’è il primo cittadino chiarisca cosa sta accadendo alla Spm e al centro sociale.
Nella conferenza dei capigruppo depositerà una mozione di indirizzo, da inserire nel primo consiglio utile,entrambi gli argomenti.
Il consigliere Piero Covato ritiene che in questi tre anni il gruppo di maggioranza si è assunto la responsabilità politica delle scelte e il rispetto delle regole democratiche senza prevaricazioni. In questo caso il Presidente Garaffa non può considerare la conferenza dei capigruppo il proprio scendiletto. Il regolamento è stato violato senza contare che non ha tenuto conto dei consiglieri della maggioranza. Per questa ragione non viene riconosciuto nel suo ruolo in quanto fa politica e non rispetta le regola democratiche.
Hanno commesso un errore i consiglieri di maggioranza ovvero quello di averlo eletto presidente del consiglio comunale e si scusa con l’opposizione per avere fatto una scelta errata.
Al presidente Garaffa viene contestata la scelta di inserire all’ordine del giorno due argomenti richiesti dall’opposizione prima dei termini. Questo è un atteggiamento che fa male alla città.
Da questo momento comunica che Garaffa non è il presidente che li rappresenta.
Il presidente Garaffa replica di non avere la pretesa di essere il rappresentante della maggioranza ed è per questo che si è delusi. Se si ritiene che sono state infrante le regole ci si può rivolgere all’assessorato agli enti locali. Se ci saranno gli estremi, l’assessorato valuterà l’intervento.
Ribadisce che ha inviato le convocazioni 48 ore prima via Pec. Denuncia il fatto che gli atti del bilancio sono arrivati due giorni prima rispetto alla convocazione.
Il consigliere Carmelo Cerruto valuta che il consigliere Covato rappresenta la maggioranza e rispetto al gruppo di lavoratori in vertenza bisogna lasciare le forme e impegnarsi nella discussione, a maggior ragione se si tratta del gruppo maggioritario. Le beghe interne non gli interessano e sono un peso sui lavori del civico consesso.
Il consigliere Peppe Stracquadanio valuta urgente la discussione sulla diffida visto che è a rischio il civico consesso.
Il consigliere Tato Cavallino valuta grave la disponibilità affidata per l’uso del polisportivo alla Fiera della Contea dove la pista di atletica rischia di essere danneggiata e chiede la revoca dell’autorizzazione.
Il Presidente Garaffa cita l’art 10 comma 2 del regolamento che dà facoltà al Presidente di sottoporre alla conferenza dei capigruppo punti da inserire all’odg argomenti di una certa importanza. Quindi la regola è stata rispettata.
Il consigliere Giorgio Falco puntualizza che il Presidente Garaffa ha fornito rassicurazioni sulla data per la discussione del bilancio di previsione 2015. Come mai oggi spunta fuori questa diffida rispetto a quanto assicurato.
Il presidente Garaffa riferisce che con il commissario ha concordato la data dell’11 maggio per la tenuta del consiglio sull’argomento. Ma da quella data deve diffidare il civico consesso perché entro trenta giorni il documento deve essere adottato. Se entro il 10 giugno se non si delibera, il commissario si sostituirà al consiglio e avvierà le procedure previste dalla norma.
Il sindaco non è stato presente per un impegno assunto per esser presente ad una cerimonia.
Valuta che quanto sta accadendo sul bilancio non c’è niente di scandaloso perché queste sono le procedure.
Rileva l’assenza in tre commissioni dei consiglieri di opposizione. I tempi quindi non sono stati gestiti dall’amministrazione. Si poteva anticipare di qualche settimana la discussione sull’argomento.
Per quanto riguarda l’utilizzo dello stadio da parte della Pro Loco così come avvenuto cinque anni fa sostiene che ha pagato 10mila euro, non era mai accaduto, come occupazione del campo di gioco e non della pista di atletica che sarà fruibile dagli atleti sino alle ore 18.00 ora in cui aprirà l’attività la Fiera della Contea.
Quelle somme ripagano il 36% che dovrebbero versare le società che si allenano in quella struttura.
Il consigliere Carmelo Cerruto rileva che gli orari di convocazione delle commissioni non è agibile e utile per l’economia della discussione. Solo un’ora non è sufficiente.
Il consigliere Tato Cavallino contesta la decisione di impiegare la struttura sportiva senza sentire le società. La fine dell’attività sportiva alle ore 18.00 interrompe gli allenamenti in vista delle stagione agonistica di atletica che è in corso. Invita il sindaco a compulsare le società.
Il consigliere Vito D’Antona prende atto delle scuse all’opposizione del consigliere Covato per la scelta del presidente e richiama il fatto che allora la scelta, come si conviene, andava concordata con il gruppo di minoranza. La conferenza dei capigruppo va rispettata e si contestano diversamente le modalità di convocazione. Era importante esserci per discutere sugli argomenti vista la presenza dei lavoratori che se sono andati delusi e questo non da credibilità al consiglio comunale.
Se domani ci sarà una diffida vuol dire che è l’avvio dello scioglimento del consiglio ove non si approvi il bilancio entro i termini: la responsabilità dei consiglieri non può esserci. Caso mai c’è responsabilità politica dell’amministrazione comunale perché il documento andava approvato entro il 30 settembre 2015 e si è sottovalutata la questione finanziaria, così come ha fatto il comune di Vittoria. Il riaccertamento dei residui non ha influito in modo decisivo sul ritardo. Altri comuni hanno avuto le stesse incombenze eppure hanno adottato gli atti finanziari.
Il sindaco ribadisce che sono stati sei i comuni sono stati commissariati e uno solo se ne insediato.
Ai consiglieri Caruso e Cavallino riferisce che la PO ha comunicato alle società la scelta fatta che peraltro consente ai team di abbattere il 36% del dovuto per l’utilizzo della struttura; il prossimo anno potranno godere per i 12 mesi l’impianto gratis.
Prima di affrontare la mozione del consigliere Cavallino, il consigliere Lorenzo Giannone chiede ed ottiene a nome della maggioranza una sospensione di dieci minuti.
Alla ripresa dei lavori sono presenti ventidue consiglieri. Si affronta la mozione sull’ordinanza di divieto di pubblicazione delle foto degli alunni minorenni nei profili social che pubblicizzano le attività degli istituti scolatici. La mozione è firmata dai consiglieri Cavallino e Ruffino.
E’ il consigliere Tato Cavallino ad illustrare la mozione con la quale si impegna il Sindaco e l’amministrazione comunale “a invitare i dirigenti scolastici a chiedere, di volta in volta il consenso firmato ai genitori, cosa che a quanto pare in certi istituti scolastici non avviene;
tenere presente che in base alle norme vigenti è vietato diffondere su internet e sui social network – o in altro luogo accessibile da un pubblico indefinito – le foto in cui sono riconoscibili i minorenni. In questi casi, infatti, è necessario il consenso prestato dai genitori dei minori fotografati. In assenza di consenso, la diffusione delle foto costituisce violazione della privacy e abuso dell’immagine altrui e della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo.
Applicare il principio generale sulla diffusione di immagini di minori: le foto che ritraggono minori non possono essere diffuse senza il consenso dei genitori; il consenso allo scatto della foto non implica necessariamente il consenso alla sua pubblicazione”.
Il consigliere Piero Armenia riferisce che sono quattro milioni le denunce che rilevano la sovraesposizione dei minori e presenta un emendamento.
Il sindaco rileva la delicatezza del problema atteso che questioni si evidenziano a livello mondiale.
Domani alle 11.00 ha convocato tutti i dirigenti scolastici della città e si farà portavoce di questa mozione e dell’impegno sia del consiglio comunale e dell’amministrazione. E’ giusto che siano i dirigenti ad essere coinvolta per la sicurezza e la tutela della privacy degli alunni.
L’emendamento (in corsivo nella mozione) viene approvato all’unanimità con ventuno voti favorevoli.
La mozione come emendata viene approvata all’unanimità con ventuno voti a favore.
Il consigliere Peppe Stracquadanio, primo firmatario della richiesta della discussione sulla variante al PRG e sul piano spiagge, ritiene che prima di parlare della variante del PRG e sul piano spiagge chiede di discutere sula diffida che il commissario andrà a fare atteso che il sindaco ha rassicurato.
Valuta che tutti i consiglieri che hanno firmato le due richieste si possano rinviare i due punti.
Il consigliere Luigi Giarratana ritiene che già l’argomento che è stato affrontato. E’ stato concordato il rinvio della seduta per martedì 17 maggio.
Il consigliere Giovanni Scucces è dell’idea che i due punti meritano una discussione in una seduta dedicata senza fare spazio ad altri argomenti.

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