Atmosfera suggestiva sabato scorso all’Auditorium “P. Floridia” di Modica per la finale del “Poetry Slam”. 6 poeti finalisti in rappresentanza della Sicilia Occidentale e Orientale si sono fronteggiati in perfetto spirito “Slam”, davanti alle giurie composte in estemporanea, fino a quella finale “a giudizio popolare”, ad alzata di mano. La finale regionale ha visto la presenza di un pubblico attento, concentrato nell’ascolto delle poesie dei partecipanti che, nel tempo di 3 minuti, hanno espresso i loro versi, con l’interpretazione personale, donando momenti di vera ed emozionante Poesia.
Oltre a personalità artistiche, intellettuali, esperti culturali, presenti anche il Sindaco e il Vice Sindaco che si sono prestati a “giocare” e a fungere da giurati, sperimentando la dimensione del “Poetry Slam”.
I poeti finalisti che hanno gareggiato sono stati: Nunzio Cartalemi, Martina Riina, Elisa Irene Anastasi, Rosalda Schillaci, Valentina Caldarella e Peppe Casa.
Nunzio Cartalemi, aggiudicandosi la finale regionale, rappresenterà la Sicilia alla gara conclusiva a livello nazionale che si terrà a metà giugno prossimo a Genova e, in conclusione di serata, ha ricevuto da parte di tutti i presenti un’ideale “pacca sulle spalle” per “poetare” con la sua enfasi affascinante e portare alto il vessillo della Sicilia.
La finale regionale tenutasi a Modica sabato scorso è stata promossa dal “Club Amici di S. Quasimodo”, partner progettuale di “Officina Kreativa”, con il patrocinio del Comune di Modica, e, il fatto che proprio a Modica sia stato decretato il rappresentante siciliano che andrà a Genova alla finale nazionale, gareggiando per la Sicilia, ha impreziosito l’evento stesso e, non a caso, il Sindaco Ignazio Abbate ha voluto sottolineare l’importanza della manifestazione e lanciare un seme per l’anno prossimo. Infatti, è stata avanzata la proposta di candidare Modica come location per la finale nazionale, idea che verrà sottoposta dalla coordinatrice regionale L.I.P.S., Nausica Zocco, al direttivo nazionale. Modica si accredita, così, come punto nevralgico a livello culturale per la missione intima del “Poetry Slam”.