Il coordinatoredell’Udc di Modica replica alla maggioranza: “S’atteggiano a censori senza conoscere i trascorsi politici delle persone con cui interloquiscono”

Giuseppe Rizzone

“Alcuni sconosciuti consiglieri comunali della maggioranza esprimono giudizi quantomeno discutibili sui “farneticanti” comunicati e sull’esperienza politica di “tale Papè Rizzone” a cui si ordina di tacere perché ritenuto delegittimato dall’esprimere opinioni politiche e giudizi sulle problematiche che interessano la collettività. Invito questi signori, o chi per loro, che s’atteggiano a censori senza conoscere i trascorsi politici delle persone, a documentarsi sulla mia presenza nella politica modicana”. Lo afferma Papè Rizzone, coordinatore cittadino dell’UdC,  rispondendo alle accuse provenienti dai consiglieri comunali di maggioranza di Palazzo San Domenico a Modica.

“Sempre coerente con i miei principi e le mie idee – spiega Rizzone – ho fatto parte attiva in vari direttivi della Dc, ho ricoperto la carica di segretario cittadino del Cdu, vicesegretario del Ccd, oggi ricopro la carica di coordinatore cittadino dell’Udc di Modica. Per non parlare del mio trascorso sindacale come consigliere nazionale del sindacato della bonifica e dell’irrigazione Filbi-Uil. E rappresentante sindacale a livello regionale. Se questi consiglieri vogliono che io abiuri il mio passato che me lo dicano. Non ho mai cercato alcun tornaconto personale né alcun momento di gloria e se la “gloria” oggi la possiede questa maggioranza è solo per merito dell’Udc, partito a cui aveva aderito l’attuale sindaco, partito che lo fece eleggere con la presenza in aula di quattro consiglieri comunali, partito senza il quale non si sarebbe formata alcuna maggioranza per l’attuale Amministrazione comunale. Se poi gli ex consiglieri dell’Udc hanno voluto scegliere altre strade questa è una loro responsabilità e peserà sulla loro coscienza. La dignità è un valore indiscutibile di ogni persona , forse qualcuno ignora il significato della parola, difendere le istituzioni è obbligo e dovere di ogni cittadino, il farneticare non appartiene alla mia persona né alla mia cultura e neppure alla cultura di molti uomini che seguono l’ideologia dell’Udc. Perché sia ben chiaro, l’Udc non ha mai chiesto nulla se non di rispettare gli accordi politici che erano stati fissati, condivisi ed accettati in campagna elettorale e che prevedevano un assessorato e la presidenza del consiglio. La serietà politica e la imparzialità istituzionale del presidente Garaffa è ritenuta una colpa da parte della maggioranza, continui sono gli attacchi, perpetrati anche disconoscendo le più elementari regole del buon vivere, da quando questa amministrazione si è insediata”. “Difendere le istituzioni , quali esse siano, e fare da scudo e non da scudiero alla corretta applicazione del regolamento comunale – continua Rizzone – è un atteggiamento che non deve essere sottoposto a censura e ad attacchi selvaggi. Rispettare il sindaco perché istituzione fa parte del mio bagaglio culturale e politico ma politicamente non ne condivido scelte, programmi e atteggiamenti. E come non notare che c’è una grande confusione in questa amministrazione per quanto riguarda la tassazione a cui sono soggetti i cittadini? Le tasse sono diventate un vero e proprio incubo per i contribuenti: accusare di sciacallaggio i politici che la pensano in modo diverso è una accusa da rimandare al mittente perché la transumanza politica va ricercata altrove”.

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