On. Nino Minardo: Un atto vile compiuto da gente infame che non è degna della nostra Terra. Al giudice Valentina Botti, la mia solidarietà e l’invito a non mollare.

Nino Minardo

“Gente squallida che tenta di fermare il lavoro di chi opera per garantire sicurezza e legalità in una splendida terra come quella iblea. Siamo tutti a fianco del Sostituto Procuratore di Ragusa, Valentina Botti, vittima di un atto intimidatorio ignobile e meschino, al quale va il nostro riconoscimento per il lavoro svolto con impegno e determinazione affinché il nostro territorio resti il simbolo di gente laboriosa che ne ha fatto terra formata da realtà economiche sane”.

E’ quanto dichiara il parlamentare nazionale Nino Minardo, relativamente all’aggressione del Magistrato della Procura di Ragusa. Della vicenda, dichiara Minardo, ho interessato il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, il quale è immediatamente intervenuto e predisposto la convocazione – presso la Prefettura di Ragusa – di una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia.
– Di seguito la nota stampa del Ministro dell’Interno
Roma, 14 mag. – Assegnata una misura di tutela al pm di Ragusa valentina Botti, dopo le intimidazioni subite. Lo rende noto il ministro dell’Interno Angelino Alfano. “Lo Stato e’ accanto a chi lavora in prima linea sui territori – sottolinea Alfano – specialmente quelli piu’ difficili, per il contrasto alla illegalita’ e a tutti i fenomeni criminali. In quest’ottica, subito dopo il gravissimo atto intimidatorio subito dal pm di Ragusa Valentina Botti, abbiamo predisposto la convocazione – presso la Prefettura di Ragusa – di una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia. Il risultato e’ stato immediato perche’, dopo avere sentito il parere del Procuratore Generale della Corte di Appello di Catania, abbiamo assegnato una misura di tutela al magistrato, proprio in considerazione della sua esposizione al rischio. La situazione della sicurezza personale del pm e’, inoltre, monitorata con grande attenzione, anche in relazione agli sviluppi delle attivita’ investigative a riguardo. Lo Stato non lascia da soli i suoi uomini e utilizza tutti i mezzi che ha a disposizione per proteggere il loro prezioso lavoro”.

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