Domenica scorsa la Polizia stradale di Ragusa, durante un servizio di pattugliamento della SS 514, notava, mentre stava procedendo al controllo di una vettura, che un’ Audi 4, a velocità non moderata, con a bordo 4 persone, procedeva in direzione di Ragusa.
Liberatosi dal controllo in corso, gli agenti verificavano l’itinerario percorso, notando che l’auto si era fermata nei pressi di un’area di servizio con accanto i 4 passeggeri.
Pertanto, procedevano al controllo verificando che i quattro erano albanesi, senza permesso di soggiorno, e che 2 avevano precedenti penali; in particolare, uno era stato arrestato per furto con scasso in abitazione, in zona rurale.
In considerazione dei numerosi furti avvenuti nelle campagne di Chiaramonte Gulfi, veniva effettuata una verifica del bagagliaio della vettura, all’interno del quale venivano rinvenute 4 mazze, 1 grimaldello, 1 seghetto, 1 cesoia ed 1 forbice. Alla richiesta da parte degli Agenti del motivo del possesso degli attrezzi rinvenuti, i quattro davano delle risposte evasive, asserendo di lavorare in campagna e che gli attrezzi venivano da loro utilizzati per la costruzione di muri a secco; non erano in grado di indicare tuttavia dove quel giorno erano stati o stavano andando a lavorare.
Il conducente dell’auto esibiva, tra l’altro, una patente che risultava sospetta. Con l’ausilio di una volante della Questura di Ragusa i fermati venivano condotti in ufficio per esperire ulteriori accertamenti.
Accertata la falsità della patente, veniva posta sotto sequestro, così come gli strumenti rinvenuti nell’auto; i quattro fermati venivano denunciati per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso. Dell’avvenuto accompagnamento veniva data notizia al PM di turno, che, nella giornata di ieri, convalidava la perquisizione ed i sequestri e disponeva la distruzione degli arnesi.
Nei confronti del conducente dell’auto, trovato in possesso della falsa patente, è stata contestata la violazione di 5000 euro, per guida senza patente.
Infine, nei confronti di tre dei quattro denunciati è stata avviata dal Questore di Ragusa la procedura per l’espulsione dal territorio italiano.