Domani sera a Modica lo spettacolo “Si chiamava Gesù” con l’attrice modicana Carmela Buffa Calleo

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Domani sera si terrà nel Piazzale Madonna delle Grazie a Modica si terrà lo spettacolo “Si chiamava Gesù”, ideato e scritto da Emanuele Puglia, con brani tratti da “La buona novella” di Fabrizio De Andrè, liberamente ispirato da “Gesù figlio dell’uomo” di Gibran Kalin Gibran, con Carmela Buffa Calleo(modicana di nascita, catanese di adozione) ed Emanuele Puglia, musiche di Fabrizio De Andrè, arrangiate e rielaborate da Gianluca Cucchiara (per la parte vocale, eseguite dal vivo), scene e costumi di Giuseppe Andolfo, regia di Emanuele Puglia.

Lo spettacolo nasce da molteplici stimoli artistici, culturali e professionali.

L’autore (l’attore e regista Emanuele Puglia) ha così tratto spunto dai testi dei brani del celebre, “storico” concept-album di De Andrè e dall’idea “testimoniale” della raccolta di poesie/monologhi, meno nota ai più, di Gibran, miscelandone, adattandone, integrandone copiosamente le parole e i contenuti, creando così un “oratorio” di grande suggestione e intensità emotiva.

In una sorta di “dietro le quinte” della versione ufficiale tramandataci dai Vangeli (canonici e apocrifi) della vicenda terrena del “figlio di Dio”, ogni personaggio offre il proprio punto di vista manifestando passioni, emozioni, reazioni accomunabili a quelle di tutti gli uomini d’ogni tempo e d’ogni luogo. La “trama” (se così la si vuol chiamare) si sviluppa attraverso le “testimonianze” circa la figura del Cristo da parte di personaggi storicamente accertati (Pilato, Caifa, il sommo sacerdote Anna, ecc) o appartenenti alla tradizione religiosa (Giuseppe, Maria, Giuda, Barabba, Simone di Cirene, il “Ladrone”…) ma anche di pura fantasia dell’autore (come Nathaele – un giovane coetaneo di Maria infante -, Susanna – un’amica di Maria sin dall’adolescenza – o Aisha – la madre di uno dei bambini soppressi nella strage di Erode -), i quali evocano, senza che Questi appaia mai, Gesù.

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