Quattro anni di calvario. Modicano assolto a pieno titolo dall’accusa di violenza sessuale in danno della nipote minorenne

fabio borrometi

Assolto perchè il fatto non sussiste. Si chiude così il calvario di un modicano, G.M., 69 anni, durato quattro anni. L’uomo, difeso dall’avvocato Fabio Borrometi, era imputato di reati particolarmente gravi ed odiosi ovvero violenze sessuali in danno della nipote che sarebbero iniziate quando la bambina aveva l’età di 8\9 anni e proseguite fino all’età di 15 anni circa.
In una delle tre imputazioni, all’uomo era stata contestata una violenza sessuale vera e propria(nel corso del dibattimento è, però, emerso che la ragazza era addirittura vergine..).

Sono stati sentiti numerosi testi dal Collegio penale del Tribunale di Ragusa (Ignaccolo, presidente, Schininà e Infarinato a latere) tra cui, in prima battuta, la parte offesa, C.C., oggi maggiorenne, che ha “ricostruito” i fatti oggetto di imputazione nel corso di una lunga deposizione intervallata da momenti di grande tensione e pianti. Escussi anche i genitori della presunta “vittima”, i quali hanno dichiarato che nel momento in cui la figlia ha raccontato quanto avvenuto, aveva compreso il perchè dei comportamenti della figlia, particolarmente ribelle, al punto che era andata via di casa. Sono state acquisite le copie dei diari della ragazza dove la stessa aveva trascritto le sue confidenze. Tutti elementi per i quali il pubblico ministero, Giulia Bisello, aveva invocato la condanna a 9 anni di reclusione.
La ragazza, peraltro, era costituita parte civile con l’avvocato Francesco Biazzo che alla fine ha invocato, oltre alla condanna alle pene di legge, un risarcimento di 200 mila euro.
All’esito della camera di consiglio. il Tribunale ha dichiarato prescritto il primo episodio, risalente al 2002, quando, secondo l’accusa, l’imputato, avrebbe tentato di farsi masturbare dalla bambina che allora aveva nove anni, dopo essersi denudato, e ha assolto con la formula più ampia (perché il fatto non sussiste) l’imputato.

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