“Se al Sindaco non fosse passato nemmeno per la testa, come ha affermato egli stesso, di privatizzare, anche un solo aspetto del servizio idrico, non avrebbe di certo nominato il RUP perché non vi è un obbligo in questo senso”. Lo dice Progetto Popolare per Modica, controreplicando al sindaco di Modica, Ignazio Abbate, che nelle scorse ore era intervenuto smentendo i contenuti di un precedente comunicato.- “on convince la tesi secondo cui il RUP – aggiuge “Progetto” – doveva valutare necessariamente la convenienza per l’Ente visto che l’oggetto dell’intervento del Progetto di Finanza andava ben oltre la semplice gestione dei contatori.
Quante bugie in questa vicenda. Forse il Sindaco si era convinto che l’impresa lo facesse a gratis o senza garanzia alcuna sulla riscossione del canone?
Nessuno ha mai affermato che egli volesse privatizzare l’acqua, lo sanno anche i bambini che questo non è possibile, ma la gestione del servizio idrico si. Leggendo gli atti citati nel precedente comunicato è inconfutabile ed inequivocabile l’orientamento del Sindaco sulla questione. Ha avuto però la faccia di dire che si è detto il falso. La gente sa valutare da sola. Questo per quanto concerne la verità su quello che il Sindaco voleva fare. Quanto all’originalità, su questi temi, caro sindaco, avrebbe fatto meglio a tacere! Riscopiazzeremo volentieri se se ne presenterà l’occasione. Gioca il Sindaco con un comunicato infantile su una questione delicatissima, nella consapevolezza che la città gli si sarebbe rivoltata contro. Preso con le mani nella marmellata cerca di rimediare con un inutile e puerile sarcasma, tentando di nascondere la scomoda verità.
Saremo pure inesperienti ma abbiamo la speranza di imparare, ma non certo dal Sindaco da cui l’unico apprendimento potrebbe essere l’arroganza e la presunzione. Per svolgere ruoli di guida e di gestione nell’interesse generale ci vuole una certa maturità, buon senso, sapere ascoltare e spirito democratico che non alberga sicuramente dalle sue parti”.