Laboratorio 2.0 Ragusa. Trivellazioni e royalties, bene la proposta dell’on. Minardo, ma servono regole certe per la spesa di queste somme

assessore allo sviluppo economico Sonia Migliore

Ritengo degna di interesse l’iniziativa dell’on. Nino Minardo che con una proposta di legge intende modificare il d.l. n. 625 del novembre 1996 in materia di canoni e di aliquote di prodotto della coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi estratti in terraferma ed in mare, cioè la norma con la quale si è stabilito il metodo per distribuire le royalties nel territorio nazionale.

L’iniziativa del parlamentare modicano, afferma Sonia Migliore, portavoce del Laboratorio Politico 2.0 Ragusa, punta a far sì che a beneficiare del ristoro economico non siano solo i Comuni dove esistono gli impianti di perforazione, ma anche quelli limitrofi e per i quali si estende il giacimento, lasciando invariate le quote già attive e aggiungendo quelle apposite per questi enti. Non verrebbero ridotte, dunque, le risorse per il Comune di Ragusa, ma anzi incrementate visto che sarebbero introdotte nuove aliquote per le coltivazioni in mare. Sono convinta che questa sia la giusta strada da seguire, soprattutto nella parte in cui la proposta prevede che le somme vengano elargite in deroga al Patto di Stabilità.
Tuttavia, prosegue la Migliore, intendo rilanciare alla proposta di Minardo: bene è fornire a tutti i Comuni in qualche modo interessati dalle estrazioni petrolifere la possibilità di ottenere un “risarcimento” che venga poi speso per investimenti in campo economico o ambientale o, ancora, occupazionale, ma l’attuale normativa si presta alle più svariate interpretazioni e gli amministratori degli enti che intascano le royalties sono poi tentati di usare queste somme nella spesa corrente, come è accaduto a Ragusa.
Mi permetto di suggerire che sul livello nazionale deve essere previsto un regolamento per dare senso alla spesa di questi soldi: se si approvasse un Piano di Utilizzo delle Royalties nazionale si doterebbero i Comuni di regole certe in grado di obbligare le amministrazioni locali da una parte a convogliare gli investimenti in modo corretto e oculato e, dall’altra, si conferirebbe ai Consigli comunali il ruolo di controllare in sede di approvazione di Bilancio la spesa stessa.
Come Lab 2.0 avevamo provato a far approvare un regolamento simile dal Consiglio comunale di Ragusa, ma il voto trasversale e strumentale a matrice 5 stelle “insieme” ai nuovi amici dell’amministrazione lo ha bocciato, causando, a mio avviso un grave danno alla città.
E’ questo il punto che ci auguriamo l’on. Minardo voglia integrare nella sua proposta, in modo da dare veramente un sostegno concreto e utile ai territori coinvolti dalle estrazioni petrolifere.

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