Gli affitti delle scuole modicane. Venerdi l’incontro con il commissario Cartabellotta

Ignazio Abbate

La provincia di Ragusa, o quello che ne rimane, paga per le scuole che ha in territorio modicano ben 642 mila euro all’anno e per rimediare a quanto fatto nel decennio scorso, vorrebbe tagliare di netto la sede che ospita attualmente il Liceo Artistico piuttosto che decurtare una percentuale consistente dai cinque immobili attualmente affittati. “Come ho già detto si vuole rimediare agli errori degli anni passati giocando con il futuro dei nostri ragazzi. Questo è inammissibile”.

Le parole del Sindaco di Modica, Ignazio Abbate, aprono un fronte nella cortina di silenzio che ha sempre avvolto le locazioni degli immobili privati per scopi pubblici. “Se a quanto pare il problema sono i 148 mila euro che l’ex provincia paga alla Ditta Gensal per ospitare le classi dell’artistico, esiste un altro modo per evitare questo taglio netto. E il modo è quello che abbiamo utilizzato appena ci siamo insediati quasi tre anni fa. Un taglio del 40% di tutti gli affitti per recuperare somme preziose. Se si applicasse questa misura a tutti e cinque gli immobili attualmente affittati, si avrebbe un risparmio di 256 mila euro, quindi oltre 100 mila euro in più rispetto al preventivato. Per raggiungere la cifra invece preventivata, basterebbe una riduzione meno drastica del 25%. Tutti però. Questo è importante sottolinearlo. Pagare meno ma pagare tutti, è il claim che si sente dire spesso quando si parla di tasse. Perché non adattarlo anche in questa situazione? Un altro aspetto che mi preme sottolineare è l’insensatezza di certe scelte operate nel passato. Un buon padre di famiglia non prenderebbe mai in affitto una casa ad un prezzo che gli permetterebbe di acquistarla in pochi anni. La Provincia, in questo, non si comporta affatto da buon padre di famiglia. Prendiamo ad esempio l’affitto più caro, 218000 euro alla Iminvest Srl. Un contratto in essere dal 2005, recentemente ridotto di una percentuale irrisoria, che in 11 anni ha causato un esborso di oltre 2 milioni e mezzo di euro. Quante volte avrebbero potuto comprare l’immobile in questione con questi soldi? O che razza di scuola moderna e all’avanguardia avrebbero potuto costruire? Sono tutti interrogativi che porterò venerdi prossimo nel corso dell’incontro con il Commissario straordinario Cartabellotta che sta cercando di mettere mano ad una situazione estremamente ingarbugliata. La mia proposta, la ribadisco, sarà quella di ridurre tutti gli affitti e lasciare aperte tutte le sedi attuali. In alternativa si potrebbero riaprire i bandi come si è già fatto l’anno scorso quando la ditta Nigro affittò il proprio immobile all’ex provincia per una cifra di 48 mila euro, quasi la metà del precedente contratto, guarda caso la più bassa dei cinque”.

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