Vittoria, poche ore al ballottaggio. Le elezioni “macchiate” dal sospetto del voto di scambio

moscaiellos

A pochi giorni dal ballottaggio per la nomina del sindaco,  Vittoria si tinge del giallo per presunti casi di voto di scambio. La magistratura inquirente ha messo nella propria bilancia  i candidati sindaco Giovanni Moscato e Francesco Aiello,  il  sindaco uscente Giuseppe Nicosia e il fratello, Fabio Nicosia insieme con altre cinque persone. “Accusa infamante – si difende Nicosia -che fa temere un generalizzato e indiscriminato attacco all’immagine e al futuro della città. Una macchina del fango che si è diffusa nei gangli vitali, nei settori economici e in quelli politici della città, con il coinvolgimento di settori criminali che evidentemente non hanno gradito l’azione di legalità portata avanti con determinazione dalla mia amministrazione”.

Gli altri indagati sono la  candidata sindaco per il Pd Lisa Pisani, imprenditrice,  Cesare Campailla,  candidato al consiglio comunale nella lista di Moscato,     Maurizio Di Stefano, Raffaele Di Pietro e Raffaele Giunta, anche quest´ultimo candidato per la civica assise. L’inchiesta è della Procura della Repubblica di Catania, coordinata dal sostituto procuratore Valentina Sincero e dal procuratore aggiunto Amodeo Bertone, ed è nata da quanto dichiarato  dai collaboratori di giustizia, Biagio Gravina e Rosario Avila, sulle  precedenti elezioni amministrative a Vittoria  ma anche a quelle attuali, seppure in maniera meno rilevante. Pochissimi i dettagli che trapelano dal fitto riserbo che caratterizza la vicenda. E´ comunque certo che gli uffici elettorali ed i comitati elettorali sono stati perquisiti in queste ore dalla guardia di finanza e dagli uomini della Dia, la direzione investigativa antimafia di Catania, che stanno indagando per l´ipotesi di reato di scambio elettorale politico mafioso.

Il Movimento  5 Stelle ha chiesto a  Moscato ed Aiello di ritirarsi perchè  “il voto di scambio politico mafioso rimane il nodo cruciale della corruzione politica, ci vuole un cambio radicale in merito alla sua applicazione, perché la norma così come è scritta dal Pd al momento attuale non è efficace”.

 CROCETTA: LA REGIONE NON PUO’ BLOCCARE IL VOTO. “Non esiste in atto alcuno strumento in mano alla Regione che consenta di bloccare le elezioni a Vittoria. Se le ipotesi contestate dalla Procura di Catania sul presunto voto di scambio elettorale dovessero essere accertate agiremo di conseguenza, chiedendo l’intervento del ministero degli Interni”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, commentando l’inchiesta della Dda che coinvolge diversi candidati a sindaco e a consigliere comunale a Vittoria, dove si è votato il 5 giugno e si voterà per il turno di ballottaggio. “Quando si sceglie la rissa del tutti contro tutti si determinano questioni che diventano gravissime – aggiunge Crocetta – Mi auguro per il bene di Vittoria che tutto quanto contestato non ci sia”

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