Operazione “Ghorab” a Vittoria. Condanne per 26 anni contro cinque imputati

tribunale

Condannati ad oltre 26 anni di reclusione e grazie al giudizio abbreviato che consente la riduzione della pene i tunisini coinvolti nell’operazione antidroga Ghorab(dall’arabo corvo). E’ la sentenza del giudice per le udienze preliminari di Ragusa, Claudio Maggioni, che ha inflitto ha inflitto nove anni di carcere a Mohamed Slimani, 35 anni, sei anni al 41enne Habib Alimi, cinque anni al 20enne Sabri Slama, e sei anni al 21enne Anis Bouajila. C’era un quinto imputato, Francesco Parasole, 25 anni, che ha patteggiato due anni di reclusione per la cessione di 18 dosi di hashish.

La pena applicata è a continuazione di quella dello scorso anno, quando il giovane patteggiò 9 mesi di carcere e 900 euro di multa. Altri quattro imputati a piede libero sono stati rinviati a giudizio per l´udienza fissata al prossimo 12 ottobre. Stando alle indagini allora condotte dai carabinieri, eroina e hashish arrivavano a fiumi da Napoli e Palermo, passando per Genova e per il Catanese fino a Vittoria come tappa finale. La droga veniva spesso spacciata anche a minorenni nelle piazze non solo della stessa Vittoria, ma anche della frazione rivierasca di Scoglitti e territori limitrofi.

Tutto avveniva attraverso insospettabili corrieri che viaggiavano in pullman e che talvolta ingoiavano gli ovuli o li nascondevano nel retto per trasportarli all’interno del loro corpo, rischiando la vita pur di eludere i controlli antidroga. Come nel caso di una giovane vittoriese che era scomparsa di casa, come denunciato dagli allarmati genitori, e divenuta succube del suo fidanzato spacciatore, poi morto di overdose, che la costringeva a trasportare la droga. Nella rete dei militari finirono pregiudicati italiani e tunisini tutti appartenenti ad un sodalizio specializzato nello smercio di eroina e hashish. Furono sequestrate complessivamente nel corso dell’indagine oltre 500 dosi di droga.

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