Consiglio Comunale di Modica. Approvato lo schema di regolamento dell’organismo di composizione della crisi da sovra indebitamento

consiglio comunale di Modica

Approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Modica, compresa l’immediata esecuzione, la delibera relativa allo schema di regolamento dell’organismo di composizione della crisi da sovra indebitamento denominato”organismo ibleo di contrasto al debito e schema di codice etico. Regolamento di autodisciplina dei gestori della crisi”.

Si tratta di un nuovo strumento di risanamento economico finanziario, previsto dal Decreto 202/2014, a tutte quelle fattispecie escluse dalla disciplina fallimentare. Gli interessati sono i privati

e le imprese di piccole dimensioni. La congiuntura economica di recessione perdurante nel nostro Paese ha quindi conferito a questa normativa oltre che un interesse di natura procedurale anche una estrema rilevanza di natura sociale. La normativa comprende tre distin-te procedure (accordo del debitore, piano del consumatore e liquidazione del patrimonio) attivate dal sovra indebitato o tramite il tribunale territorialmente competente o tramite i costituendi Organismi di Composizione delle Crisi (OCC). Il concetto di sovra indebitamento è stato chiaramente definito dalla norma come la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile.
Presenti diciotto consiglieri il civico consesso si apre con una richiesta di sospensione della seduta da parte del vice presidente del consiglio comunale, Michele Polino.
Sospensione utile per consentire una riunione dei capigruppo al fine di discutere e decidere sulla autorizzazione della ripresa televisiva ad un emittente locale della seduta attesa l’assenza di un regolamento che disciplina le riprese televisive; regolamento che è in corso di redazione.
Alla ripresa, risultando assente il vice presidente del consiglio comunale, Polino, assume la presidenza dei lavori la consigliera Ivana Castello, sono presenti sedici consiglieri.  Non viene comunicato alcunché in ordine alla decisioni assunte sull’oggetto della discussione avvenuta in sede di conferenza dei capigruppo e si passa alla discussione sulla proposta di deliberazione avente ad oggetto: approvazione dello schema di regolamento dell’organismo di composizione della crisi di sovra indebitamento denominato “ organismo ibleo di contrasto al debito e schema di Codice etico- regolamento di autodisciplina Gestori della crisi”.
Il consigliere Luigi Giarratana illustra due emendamenti che modificano e integrano due articoli del regolamento.
Il consigliere Vito D’Antona rileva che il sindaco aveva dichiarato che della materia doveva occuparsene il segretario generale e invece stasera ci si ritrova con due emendamenti dalla maggioranza.
Non è previsto nessun esperto all’interno dell’organismo così come indicato in delibera. Si dichiara d’accordo con il regolamento che è utile strumento per superare la crisi in quei soggetti che non hanno alcuna facoltà per ricorrere al fallimento.
Poi precisa che i comuni possono iscriversi a un registro che si trova depositato al Ministero di Giustizia; il referente è un dipendente dell’ente pubblico. Manca la procedura di composizione del debito.
Non si trova d’accordo sul fatto che sono state nominate due figure a prescindere dal regolamento come l’esperto, ausiliario dell’organismo, che istruisce la pratica per iscriversi nel registro del Ministero. Non c’è bisogno di esperto alcuno per garantire l’iscrizione, trattandosi di una procedura semplice.
Peraltro l’ausiliario se lo nomina il gestore e non il Comune.
La sede dell’organismo deve essere la sede del comune.
Il referente che è a capo dell’organismo non può essere esterno; deve essere inserita un figura con un rapporto organico con l’ente e ha la responsabilità dell’ufficio. E’ colui il quale nomina il gestore che deve fare istanza e sulla scorta dei requisiti. Invita l’amministrazione ad azzerare le nomine.
Sulla questione dei compensi c’è un allegato con le entità previste che deve essere determinato.
Una materia così delicata e impegnativa non può essere gestita con superficialità. Bisogna decidere in consiglio i compensi per gli organismi come il gestore e il comune. Ribadisce che la figura dell’ausiliario è illegittima in quanto va nominata dal gestore e non dal comune.
Chiede un passaggio in commissione per modificare l’atto deliberativo.
Il consigliere Carmelo Cerruto valuta che la presentazione dell’argomento ha dato l’idea di una pratica preconfezionata. L’organismo è un fatto importante e quindi va regolamentato in modo giusto. Necessario un ulteriore approfondimento per consentire alla commissione di ridiscuterlo e integrarlo con modifiche.
Quindi l’invito all’amministrazione a ritirare il punto.
Il consigliere Piero Covato dichiara che la maggioranza è aperta alla discussione e alla condivisione di alcune cose. E’ intenzione però non portarla alle lunghe e i due emendamenti presentati dai consiglieri di maggioranza si muovono in questa direzione. Non si dichiara d’accordo per riportare l’argomento in commissione. Le competenze richieste all’interno del comune di Modica non esistono e invita l’opposizione a rivedere il regolamento con spirito costruttivo, tant’è che alcune riflessioni del consigliere Vito D’Antona sono state oggetto degli emendamenti presentati dalla maggioranza.
Il consigliere Luigi Giarratana valuta che in consiglio si può costruire il regolamento tutti insieme. Sia sul referente e sull’ausiliario sono stati presentati due emendamenti.
Il presidente del consiglio facente funzioni, Castello, chiede al segretario generale se si possono superar le illegittimità emerse nel dibattito; la risposta è quella secondo la quale non ci sono relazioni delle commissioni in cui l’argomento è stato trattato; valuta plausibili alcune osservazioni del consigliere D’Antona e quindi la questione va approfondita.
Il consigliere Tato Cavallino dichiara che se il segretario generale ritiene alcune osservazioni valide sarebbe il caso di riportare il punto in commissione perché l’atto possa essere studiato bene e meglio.
Il sindaco reitera la domanda al segretario chiedendo se l’atto istruito è legittimo. La risposta è che la proposta di delibera è legittima.
Il consigliere Vito D’Antona è disponibile giovedì prossimo a partecipare alla riunione della commissione e andare in consiglio per definire meglio il punto in discussione sulla scorta delle proposte già fatte negli interventi precedenti.
Il consigliere Carmelo Cerruto chiede il rinvio di 24 ore sul punto e dare così l’occasione per fare un emendamento condiviso da maggioranza e opposizione e poi votarlo in consiglio.
La consigliere Carmela Minioto ritiene non utile un rinvio: i pareri delle commissioni sono obbligati ma non vincolanti e quindi il consiglio, ad oltranza, può e deve discutere e adottare il punto.
Il consigliere Giovanni Spadaro propone una sospensione per un confronto tra opposizione maggioranza e stilare un emendamento adesso condiviso.
Il consigliere Giorgio Falco si dichiara d’accordo con la sospensione dimostrando in questo modo l’apertura dichiarata dalla maggioranza.
Alla ripresa dei lavori sono presenti sedici consiglieri; viene presentato un emendamento da parte dei consiglieri presenti che modifica due articoli del regolamento che nei fatti mette insieme i rilievi dell’opposizione e le proposte della maggioranza. L’emendamento riguarda tra l’altro la nomina dell’ausiliario, che va fatto dal gestore.
L’emendamento viene approvato all’unanimità con sedici voti.
Il consigliere Vito D’Antona valuta l’atteggiamento dell’aula rivolto al buon senso visto che il confronto è stato utile per fare una sintesi tra le proposte di minoranza e di maggioranza. Auspica che il sindaco possa individuare all’interno dell’ente la figura del referente dell’organismo. Ove non dovesse andare bene, l’argomento può essere portato in consiglio per essere emendato e quindi andare avanti con l’organismo.
Il sindaco valuta che oggi si è raggiunto un risultato importante per l’ente come quello di dotarsi di un organismo di questo tipo, peraltro tra i primi in Sicilia. E’ auspicabile che possa avere un rapido riconoscimento del Ministero in modo da renderlo operativo a beneficio di quei gruppi sociali della città previsti dalla legge . Ringrazia sia i consiglieri di maggioranza e opposizione per l’intesa raggiunta.
La delibera nel suo complesso viene approvata all’unanimità con sedici voti. Con quindici voti viene votata l’immediata esecutività dell’atto.
La proposta di rinvio della seduta del consigliere Piero Covato viene accolta e il civico consesso viene aggiornato a martedì 28 giugno alle 19.

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