POZZALLO, GIOVANI DEMOCRATICI: REFERENDUM COSTITUZIONALE, TANTI MOTIVI PER SPENDERSI A FAVORE DEL SI.

salvatore gambuzza

Da qualche anno il confronto politico italiano ha assunto i connotati della battaglia senza esclusione di colpi quando non di vera e propria guerra. Il fine ultimo della politica è quello di servire i cittadini, ma spesso ci si dimentica di tale principio: “abbiamo preso Roma”, “abbiamo dato uno schiaffo a Renzi”, queste sono alcune delle tante frasi ripetute fino alla noia, segnatamente dopo le recenti elezioni amministrative.

Ritengo utile ed opportuno, afferma Salvatore Gambuzza, Segretario dei Giovani Democratici di Pozzallo,  abbandonare certi toni, i palazzi degli enti pubblici non sono delle piccole Bastiglie da assaltare e conquistare a tutti i costi, addirittura minacciando ritorsioni nei confronti degli sconfitti.

I problemi dei cittadini devono essere posti sempre al centro dell’attività politica, poi seguono le altre questioni, ove resti del tempo per tali beghe politiche di quart’ordine. Per tali motivi ritengo sia utile ragionare pacatamente e con anticipo sulla prossima consultazione referendaria del mese di ottobre. Si voterà su una proposta che prevede di riformare parte della nostra Costituzione, ridimensionando i poteri del Senato, abolendo il Consiglio Nazionale dell’Economia e del lavoro, sopprimendo altri enti inutili e privando gli enti locali- soprattutto le Regioni- di alcune loro competenze. Il presidente Renzi bene ha fatto a dire che, ove gli italiani boccino la riforma, egli si ritirerebbe dalla vita politica.

Non si tratta però di una personalizzazione fine a se stessa, il senso di tale discorso è molto semplice: siamo la generazione del cambiamento, stiamo lavorando ogni giorno per cambiare l’Italia e ci impegniamo anche quando ciò che facciamo non fa notizia, mentre fanno sempre notizia le grida e le urla di chi spara nel mucchio e non propone mai nulla di concreto.

Nel caso in cui gli italiani decidessero di non abolire il bicameralismo perfetto, gli enti inutili e di lasciare alle regioni quelle competenze che esse hanno dimostrato di non saper esercitare, è chiaro che il presidente Renzi non potrebbe continuare a guidare il nostro paese.

Ciò costituirebbe il trionfo di coloro che da anni lamentano uno scarso funzionamento delle nostre istituzioni, salvo poi battersi contro questa riforma; ciò vorrebbe dire che il popolo italiano sarebbe contro questo cambiamento. Il voto degli elettori va rispettato sempre e comunque, specialmente quando essi si esprimono in un senso a noi non favorevole. In questo caso bisognerebbe prendere atto di aver fallito ed andare a casa, per senso di responsabilità e per rispetto degli elettori.

Sono però convinto, prosegue ancora Salvatore Gambuzza, Segretario dei Giovani Democratici di Pozzallo, che ciò non accadrà: tutti gli italiani, al di là del colore politico, sanno che non ha senso sottoporre a votazione della Camera e del Senato le medesime proposte di legge; i cittadini sono consapevoli della necessità di trasferire allo stato centrale alcune competenze che, esercitate in ambito regionale, hanno dato vita a scandali, malaffare ed inefficienze.

Siamo una generazione di europeisti convinti e proprio per questo ci rendiamo conto del grave momento che stiamo attraversando, giacché siamo alla vigilia di un referendum che stabilirà se l’Inghilterra uscirà o meno dalla comunità europea.

Tra qualche settimana- facciamo gli scongiuri- potrebbe benissimo accadere di partire per l’Europa (ad esempio per Londra) e tornare dall’Inghilterra, paese che diventerebbe quindi estraneo alla nostra comunità europea.

Siamo la generazione dell’ Erasmus e dell’abolizione delle frontiere, difendiamo queste conquiste giorno per giorno nell’interesse nostro e delle prossime generazioni!

Non abbiamo l’autorità ed il peso politico per poter incidere su tali questioni sovranazionali, però è chiaro che sul tema referendum costituzionale dobbiamo impegnarci e spenderci in prima persona: se sarà arrestata l’opera di rinnovamento del governo Renzi, gli unici a beneficiarne saranno i vecchi politici, pronti a tornare ed a far rivivere le loro clientele e le loro esperienze politiche inconcludenti e fallimentari.

È per questo motivo che rivolgo un appello a tutti i giovani pozzallesi, a prescindere dalle loro appartenenze e simpatie politiche: riforme che prevedono il taglio dei costi della politica ed una maggiore efficienza amministrativa possono essere avversate solo da chi non ha a cuore le sorti del nostro paese, a costoro dimostriamo che noi giovani abbiamo la voglia di cambiare le cose e riprendere in mano il nostro futuro.

Dalla nostra parte abbiamo il tempo, la voglia e l’entusiasmo per vincere questa importantissima sfida; se ciascuno di noi farà la sua parte, non solo vinceremo la sfida referendaria ma avremo reso un servizio utile a noi stessi, ai nostri cari ed al nostro paese.

Per tutti questi motivi, allorquando si svolgerà la relativa consultazione referendaria, conclude Gambuzza, vi invito a votare sì e ad appoggiare il progetto di rinnovamento in atto, consentendo all’attuale Governo di proseguire nella sua opera di svecchiamento del paese. I Giovani Democratici di Pozzallo collaboreranno e si raccorderanno con il costituendo comitato provinciale per la vittoria del si al referendum, serve fare squadra per ottenere il risultato agognato e giusto per il paese; cogliamo anzi l’occasione per invitare i cittadini a partecipare all’iniziativa che si terrà giovedì a Ragusa alle ore 18.30. Presso il centro Feliciano Rossitto interverranno giuristi, politici e tante importanti personalità che illustreranno ai cittadini le ragioni per le quali votare sì al referendum è certamente la scelta più giusta.

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