La Direzione Aziendale dell’Asp Ragusa, interviene a chiarimento della morte di Maria Grazia Di Fede, la 32enne di Pachino ricoverata all’Ospedale Maggiore di Modica per complicanze insorte a seguito della sua terza gravidanza. Il chiarimento si è reso necessario poichè qualcuno ha parlato di caso di malasanità(non la nostra testata giornalistica).
“La Signora si è presentata per ricovero alle 16 del 17 giugno scorso per rottura prematura delle membrane con liquido amniotico tinto di meconio alla 38^ settimana. All’ingresso erano evidenti segni di parto iniziale ma purtroppo il feto non mostrava alcuna attività cardiaca. L’esame ecografico, immediatamente eseguito, confermava la morte endouterina risalente almeno a 48 ore prima del ricovero.
Pur nella drammaticità della situazione, la Signora mostrava una progressione del parto che, alle 19,50, portava alla espulsione del feto, che presenta ampie zone di macerazione cutanea e un nodo vero di funicolo. Alle 21 la Signora sviluppava segni di collasso e fame d’aria, modificazioni del sensorio, insieme a cospicue emorragie vaginali di volume crescente. La Signora andava incontro ad arresti cardiaci ripetuti da cui viene recuperata con terapia rianimatoria e defibrillazione. Durante la degenza in Rianimazione la Paziente è stata intubata e sottoposta a dialisi, ed il circolo veniva mantenuto farmacologicamente. Nonostante l’imponente supporto medico e un nuovo tentativo di arrestare chirurgicamente il sanguinamento, la signora decede infine martedì 21 giugno alle ore 16 circa. Durante tutto il percorso clinico le sono state trasfuse 27 unità di emazie concentrate, 38 unità di plasma e 4 unità di piastrine concentrate.
La Direzione esprime ai familiari, insieme ai medici curanti, i sensi del più vivo cordoglio.