AVEVA UN ARSENALE IN MACCHINA: VITTORIESE ARRESTATO DAI CARABINIERI

BATTAGLIA Giuseppe cl. 78

Numerose perquisizioni sono state effettuate durante la nottata appena trascorsa a Vittoria dai carabinieri, con un importante dispositivo messo in campo finalizzato a contrastare la criminalità organizzata e quella comune: decine le pattuglie impiegate nel territorio per dare sfogo a riscontri acquisiti in sede di attività info-operativa in materia di illecita detenzione di armi e munizioni.
Il positivo bilancio dei controlli notturni ha permesso di arrestare un vittoriese, Giuseppe Battaglia, di 38 anni, trovato in possesso di un vero e proprio arsenale nel bagaglio dell’autovettura.

All’interno, infatti, i militari dell’Aliquota Radiomobile, impegnati nella centrale via Garibaldi, hanno scoperto due pistole di marca Beretta complete di caricatori e munizioni, e un coltello a serramanico con lama lunga oltre 10 centimetri.
Una prima arma, una semiautomatica cal. 6.35, munita di matricola, è stata trovata nel vano portaoggetti dello sportello anteriore sinistro con due serbatoi: era pronta per l’uso, visto che i militari hanno riscontrato la presenza di un proiettile inserito nella canna della pistola stessa: il Battaglia la deteneva illegalmente senza alcun titolo. La perquisizione veicolare ha consentito poi di scoprire, abilmente occultata nel bagagliaio, un’altra pistola semiautomatica cal. 9 con matricola abrasa e completa di due caricatori. La ricerca delle armi ha interessato anche l’abitazione e le annesse pertinenze riconducibili al 38enne, risultando però negativa.
Tutto il materiale rinvenuto dai Carabinieri è stato sottoposto a sequestro penale, e l’attenzione degli inquirenti è rivolta ora ad accertare la provenienza delle armi: in tal senso è già stato interessato il Ris di Messina per approfonditi accertamenti tecnico-balistici, al fine di appurare se le pistole siano state utilizzate per commettere reati.
Al termine di tutte le attività, l’uomo, che dovrà ora rispondere di ricettazione e porto abusivo di armi e oggetti atti ad offendere, è stato dichiarato in stato di arresto e, su disposizione del sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa, Gaetano Scollo, ristretto presso il carcere ibleo.

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