Come prepararsi alla menopausa. La rubrica del dottore Federico Mavilla

Dott. Federico Mavilla

Alla menopausa oggi è importante prepararsi. La donna è fortunata, perché può avere tutta una serie di fenomeni, come per esempio una irregolarità mestruale, le vampate di calore, l’alterazione del tono dell’umore o della sfera dell’intimo, che le dicono

che la menopausa sta arrivando. Uno dei grossi problemi delle donne, in questa fase dell’età, è la tendenza di mettere su peso, soprattutto “ a mela”, cioè grasso che si deposita un po’ a senso maschile sulla cintura, e questo, purtroppo, alle donne non piace tanto.
Comunque tutti questi fenomeni sono di grande aiuto a noi medici, perché quando questo accade, possiamo acquisire i diritti dei rischi cardiovascolari e metabolici per il futuro, quindi questi segnali sono fondamentali, perché la donna si avvicina al medico o allo specialista e deve riuscire a fare un colloquio di salute.
La menopausa, infatti, non è una malattia, ma deve essere considerata un’occasione d’oro, un momento magico di cambiamento della vita della donna, da valutare non come una negatività, ma deve essere accolta con spirito positivo.
Quindi cercare di vedere nel cambiamento della menopausa, l’occasione per fare prevenzione.
Oggi le linee guida ci dicono che prima di tutto occorre parlare di alimentazione, di stili di vita, di un modo di affrontare questa fase, dai cinquant’anni in avanti, con uno spirito di corretta prevenzione, quindi fare gli esami base che ci portano ad avere una prevenzione sulla salute della donna, il pap-test, l’ecografia, la mammografia e ripensare alla propria alimentazione e fare soprattutto molto movimento. Infatti il movimento oggi è considerato un fattore determinante di protezione sulla sintomatologia, sulle vampate, sudorazioni, su tutto ciò che crea alla donna disagio. E’ bene sapere che non è necessario andare a sacrificarsi o ad “ uccidersi” in palestra, bastano venti, venticinque minuti di passeggiata a passo rapido ogni giorno, se si ci riesce, per riuscire a migliorare e, poi, curare molto il contenuto di fitoestrogeni dell’alimentazione integrando con vitamine, sali minerali e un’alimentazione variata. Solo se è necessario, affrontare con lo specialista il problema per assumere o integrare una terapia farmacologica. Ma è bene sapere comunque che solo il 20% delle donne necessitano di un trattamento farmacologico specifico.

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