Modica, il sindaco: “La scomparsa di Saverio Terranova segna la fine di un’epoca”

saverio terranova

La scomparsa di Saverio Terranova segna la fine di un’epoca in città. Lo sottolinea il sindaco di Modica, Ignazio Abbate, anche a nome dell’amministrazione, che ieri ha reso visita alla salma dell’ex primo cittadino insieme col vice sindaco, Giorgio Linguanti, col comandante la polizia Locale, Rosario Cannizzaro, e il suo vice, Roberto Amore.

“E’ l’epilogo di quella classe politica degli anni ’60 che cercò di ricostruire, in modo serio e convinto, un tessuto sociale vero dopo gli anni della crisi post bellica.
Fu più volte sindaco di Modica che amò senza se e senza ma, pensandola e credendola come centro culturale e politico di prim’ordine.
Per il suo progresso civile e democratico si batté, nei migliori anni della sua vita, senza risparmio perché la sua città ritornasse ad essere riferimento certo, nel contesto siciliano, per vivacità socio economica e intraprendenza imprenditoriale.
Politico, docente, scrittore raffinato e arguto, volle sino alla fine partecipare, con quella dialettica che lo caratterizzava, al dibattito politico sui destini della città.
Alle giovani generazioni lascia una serie di pubblicazioni che attestano la sua capacità di analisi sui fenomeni socio economici del nostro territorio e un saggio sulla storia politica della città che rimane un riferimento certo non solo per rivedere il passato ma per costruire nuove fondamenta per il futuro di questa città.
A nome mio personale e dell’amministrazione rivolgiamo le non formali condoglianze alla figlia Patrizia, ai parenti e alle persone a lui care nell’auspicio che la figura di Saverio Terranova, il suo passaggio nella vita terrena non cadano nell’oblio e nell’indifferenza”.

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