Lettera al direttore. La Scuola “Giacomo Albo” di Modica commemora Saverio Terranova

saverio terranova

La Scuola “Giacomo Albo” di Modica ricorda con commozione e grande affetto il prof. Saverio Terranova, stimatissimo ed indimenticabile rappresentante della cultura e dell’istruzione a Modica. La connotazione cittadina nulla intende sottrarre al valore dell’intellettuale “tout court” che Egli fu,

ma semmai rivendicarne con orgoglio l’appartenenza alla nostra comunità; fiero ed orgoglioso del suo “essersi fatto da sé”, in tempi in cui i percorsi scolastici, fortemente selettivi, sostenevano tuttavia ragionevolmente ed autenticamente le Eccellenze, si pregiava dei Suoi studi prestigiosi, sostenuti con impegno e sacrificio, ricordando, con umiltà le sue sane e popolari origini; percorsi accademici certamente non a tutti consentiti ed accessibili, se non ai più meritevoli e brillanti e, fra questi, Egli che sicuramente brillante fu sempre: da politico, da intellettuale, da docente capace di avvincere ed ammaliare intere e fortunate generazioni con le sue fascinosissime lezioni di Storia, di Filosofia, di Vita, ma anche consapevole della Sua importante funzione sociale che, sempre, Gli imponeva una scrupolosa e coscienziosa preparazione della lezione, da proporre ai suoi studenti, per Suo rigore morale e rispetto dell’alta funzione docente.

Testimone e protagonista del Suo tempo fu, nella Sua lunga ed operosa esperienza politica, un innovatore fortemente e lucidamente impegnato nell’opera necessaria di svecchiamento delle sedimentate ed immobili certezze della nostra Contea, orientato verso modelli urbanistici, economici, organizzativi, moderni ed antesignani.

Ricordo affettuosamente che, in occasione del Convegno organizzato dalla nostra scuola, per commemorare l’insigne botanico ed intellettuale Giacomo Albo, Lo contattai invitandoLo quale relatore, per ripercorrere e tratteggiare le vicende storiche dello scienziato, ma anche del politico Giacomo Albo, commissario prefettizio a Modica, nell’immediato dopoguerra. Compresi subito che, benché stupito del mio cordiale invito e benché si schermisse un po’, quasi a voler lasciare intendere di non essere all’altezza, l’idea Lo lusingava. Affabile, arguto, ironico e serissimo al tempo stesso, dopo qualche iniziale tentennamento, prese molto a cuore l’impegno, che assunse con rigore, imparzialità e con la Sua consueta serietà, scandagliando, con vero interesse e curiosità, l’opera storica, politica, culturale del grande Giacomo Albo. Ciò che più mi colpì,allora, fu la ricerca attenta, puntuale e scrupolosa di tutto il materiale disponibile per affrontare, con cognizione e con la sua tradizionale competenza, il previsto impegno, materiale che, in parte si procurò diligentemente, in parte Gli fornii con grande piacere, apprezzando il suo autentico interesse. Il convegno si svolse a Modica, sotto il Patrocinio del Comune e della Fondazione Grimaldi nel marzo del 2012, presso il Palazzo della Cultura. Il Suo intervento lasciò tutti certamente non stupiti (era infatti il “mitico” professore a relazionare), ma sicuramente consapevoli del suo “volare alto”, per lucidità, per chiarezza, per saldezza ed eticità, nonché per il vigore e l’energia sferzante della Sua comunicazione, che trasudava tutta la Sua stima per l’alto profilo umano del prof. Albo.

Rimase , poi, un rapporto cordiale ed affettuoso di stima e complicità; ogni tanto, lanciava provocatoriamente qualche commento sull’attuale Scuola dell’Autonomia, delle ultime riforme, scuola che, in fondo, non l’aveva mai del tutto convinto… Lui che, nella “Buona Scuola”, in tempi non sospetti, si era saldamente formato e che poi l’avrebbe realizzata nei prestigiosi Istituti Superiori della nostra città, consegnandone a tante generazioni il valore ed il senso cui guardare, oggi più che mai, con infinita gratitudine e persino con un velo di nostalgia.

Ne ricordiamo ammirati il tratto sempre rispettoso e signorile, ancorché umano e cordiale, la Sua forte personalità, l’amore per la cultura ma anche, come si addice ad ogni buon cristiano, per le cose straordinariamente semplici: le passeggiate con gli amici, lo sport, la natura, il mare…

Grande, mitico, indimenticabile Professore, Le sia gradito questo nostro sincero ed affettuoso omaggio.

Fernanda Grana, Dirigente Scolastico

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