Scicli, l’assoluzione di Susino. Giustizia è fatta…anzi no!

avv. Bartolo Iacono

Giustizia è fatta …anzi no!.  La sentenza di assoluzione perché il fatto non sussiste di Franco Susino fa finalmente giustizia.  Non sussistono, quindi, i fatti posti a fondamento dell’accusa a carico del dott. Susino.

E ciò a prescindere dalla altra importante statuizione della sentenza, quella che, con riguardo agli altri imputati, ha ritenuto non sussistente l’associazione di tipo mafioso ma la sola associazione a delinquere semplice.
Quindi, dopo un dibattimento che si è svolto nel contraddittorio delle parti, dopo aver ascoltato testimoni ed esaminato documenti, dopo aver esaminate le abbondanti intercettazioni telefoniche ed ambientali, il Tribunale ha deciso non solo che a Scicli non operava una associazione che possa ritenersi di “criminalità organizzata “ ma che il dott. Susino è assolutamente estraneo agli stessi fatti che gli erano stati addebitati ( a prescindere, quindi, dalla qualificazione dell’associazione). La formula dell’assoluzione sotto questo profilo non lascia dubbi.
Giustizia è fatta ? No assolutamente no. In primo luogo la città di Scicli sulla base di un teorema accusatorio infondato si è vista privare della sua rappresentanza istituzionale democraticamente eletta.
In secondo luogo una certa stampa, interessata, e alcuni personaggi che si ergono a paladini dell’antimafia, quella a parole , della pagnotta e degli interessi, e che su questo hanno fatto e fanno la loro fortuna e costruiscono le loro carriere, si sono buttati a capofitto sulla vicenda come sciacalli ed hanno infangato in modo “indelebile” il dott. Susino e l’intera città.
Ed ancora una certa politica, quella dei miserabili calcoli di bottega, il PD della senatrice Padua e dell’On.le Di Giacomo in testa, invece di difendere l’onorabilità violata della città e con essa anche il dott. Susino, hanno preferito fare il gioco delle parti invocando dimissioni e sbandierando una questione morale strumentalmente e per calcolo (l’on.le Di Giacomo a Scicli è venuto per dirci in pubblica assemblea che il PD non era coinvolto nella vicenda e che pertanto non aveva alcun interesse a sposare la causa del dott. Susino e della opposizione allo scioglimento per mafia del Consiglio Comunale).
La questione morale, dicevo, si proprio quella stessa sbandierata in consiglio comunale dai consiglieri dell’UDC prima di dimettersi (proprio loro ! … basta leggere le carte se vogliamo dirla tutta e fare una “operazione verità”).
Quindi non è stata fatta giustizia, è stato solo aperto un varco verso la verità.
Nessuno restituirà al dott. Susino due anni di vita trascorsi tra la gogna mediatica, le invettive e gli attacchi vergognosi della politica dei politicanti locali. Nessuno restituirà al dott. Susino ed alla sua famiglia la serenità persa in questi due lunghi anni. Con l’aggiunta che nessuno, tra coloro che come sciacalli gli si sono buttati addosso, gli chiederà scusa, a lui, alla sua famiglia ed alla intera città.
Ed ancora nessuno potrà restituire alla città ed ai cittadini due anni di sospensione ingiusta ed autoritaria della vita democratica.
Ma c’è una lezione politica, che deriva da questa brutta storia, che non può essere trascurata.
A Scicli che, a prescindere dalla decisione del Consiglio di Stato sullo scioglimento, si avvia alle prossime elezioni amministrative per il ripristino della democrazia (in autunno o nella prossima primavera non importa) c’è una pregiudiziale democratica invalicabile e non sanabile: c’è chi è stato dalla parte della città, della democrazia, a difendere l’onorabilità delle sue istituzioni a partire dal Sindaco Susino, e c’è chi è stato dall’altra parte. Tra queste due componenti della politica locale non c’è possibilità di confusione (salvo operazioni di basso profilo politico e privo di serietà). E’ una pregiudiziale che taglia trasversalmente tutta la politica e tutti gli schieramenti ed in particolare il PD. Forse qualcuno ha in mente inciuci ed operazioni di rimozione della memoria di quello che è successo in questi ultimi due anni. Ma il risultato sarà una operazione politica tra politicanti che porterà ancora di più la politica lontana dai cittadini.

nella foto l’avvocato Bartolo Iacono

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