I parenti di Giorgio Ereddia, il 25enne modicano morto in un incidente stradale avvenuto la notte dello scorso 9 aprile in Via Nazionale, non credono nella casualità o ancora nell’alta velocità che il giovane teneva alla guida della moto di grossa cilindrata. In un post su Facebook, condiviso sul profilo del padre, Luigi Ereddia,
viene lanciato un appello, sicuri che la verità sia un’altra da quella che è contenuta nelle indagini dei carabinieri che si sono occupati del tragico sinistro. “Mi rivolgo a te – si legge sul profilo di Ereddia – che hai visto con i tuoi occhi chi ha provocato l’incidente di Giorgio. Aiutaci a dimostrare la verità dei fatti, solo tu puoi farlo! Sappiamo che vorresti dire come è andata quella sera, perché tu eri là, contattaci per favore! Migliaia di persone ti saranno grate!”.
I genitori del povero giovane, insomma, non intendono rassegnarsi. Il cognato, Vincenzo Candiano, sempre sul socialnetwork è più diretto ed ipotizza delle responsabilità:
“Adesso mi rivolgo a chi forse ha causato l’incidente stradale di mio cognato. Giorgio non era un principiante e la dinamica della caduta non ci ha mai convinto. Se hai un cuore e vuoi dimostrare ai tuoi figli che nella vita si deve vivere onestamente e non convivere nella menzogna, ti invitiamo a dire finalmente la verità, hai ancora tempo per mettere in pace la tua coscienza.
Per favore condividete”.