La Fiera della Contea al Polisportivo Comunale. Modica, si riapre la polemica

carmelo cerruto

La XX edizione della Fiera della Contea si può forse meglio definire “Fiera della Conte(s)a” a causa della infelice scelta dell’amministrazione comunale di accogliere le richieste della Pro Loco di organizzare l’evento all’interno del polisportivo Caitina.
Lo dice il Consigliere Comunale del Pd, Carmelo Cerruto, che rileva come per

ben 18 volte l’evento si è tenuto in altri luoghi, frequentemente all’esterno dello stadio, e solo due volte all’interno di esso. “Ciò nonostante non sembra che il successo dell’iniziativa sia dipeso dalla location in cui si è tenuta. Quando nel 2011 il Sindaco Buscema, sempre su sollecitazione dello stesso presidente della Proloco, concesse l’interno del polisportivo per lo svolgimento della fiera, a seguito di interrogazioni consiliari e proteste delle società sportive, l’allora amministrazione, rendendosi conto delle conseguenze negative e dell’errore commesso, prese impegno in consiglio comunale, per bocca dello stesso Sindaco, di non concedere più il polisportivo Pietro Scollo per simili manifestazioni.
Anche quest’anno vi sono state le proteste delle società che sembra, però, a differenza del 2011, non abbiano sortito alcun effetto. In particolare l’associazione sportiva “Il Castello” ha espresso in maniera molto chiara, la propria contrarietà riguardo l’opportunità di far svolgere la Fiera della Contea all’interno del polisportivo Caitina, riferendo anche la posizione delle famiglie dei giovani atleti, le quali “hanno espresso meraviglia e disappunto per una scelta affatto adeguata… poiché hanno visto i loro figli trattati non da cittadini aventi il diritto, poiché tali per la Costituzione Italiana, di utilizzare un bene comune.”
Le motivazioni   addotte, negli occasionali dibattiti consiliari, non sembrano affatto convincenti per diversi motivi: anzitutto il sindaco dichiara, a parole e senza alcun atto formale, di esonerare le società dal pagamento della quota di utilizzo della struttura. È di per sé già fortemente discutibile che l’Amministrazione, con formale atto del 12 febbraio 2016, esiga il pagamento di 5 euro l’ora solamente per far correre i giovani su un anello di asfalto, realizzando, tra l’altro, una disparità di trattamento con altre società destinatarie invece di contributi comunali. Non è poi da prendere nemmeno in considerazione, perché estranea ad ogni logica di buon senso, il fatto che la pista era a disposizione, nel mese di giugno e nel sud della Sicilia, degli atleti sino alle 18.
Alla luce di quanto esposto si chiede:
1. Il motivo per cui è stato scelto l’interno del campo della caitina per lo svolgimento della fiera visto che, come negli anni precedenti, esistevano altrettante valide alternative;
2. Se intende prendere impegno a non concedere autorizzazioni allo svolgimento di fiere ed eventi similari all’interno dell’impianto sportivo Pietro Scollo – Caitina, unico luogo in cui si possa correre in sicurezza, che possano portare disagio alle attività delle associazioni sportive e degli atleti
3. Se intende revocare e/o modificare la delibera di Giunta n 36, del 12 febbraio 2016, con la quale si obbligano le società di atletica a versare 5 euro l’ora per l’utilizzo dell’anello di asfalto per gli allenamenti.
4. Quali benefici ha ricevuto il comune dalla locazione del polisportivo alla proloco, visto che dei 9.800 euro  di canone previsto, a fronte di entrate, sulla base dei numeri sciorinati dall’ente organizzatore, di circa 60.000 euro , ne sono stati versati 2.274,84, presumendo che la restante quota sia stata destinata a lavori, verificabili, di migliorie apportate alla struttura
5. Di chiarire, il rapporto che esiste tra l’ente Comune e l’associazione Pro Loco Modica, evidenziando, qualora ve ne siano, obblighi e/o prassi che mettono in relazione i due enti, a garanzia di buona gestione e reciproca trasparenza”.

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