Sequestrato il frantoio della pietra e produzione di materiali per lavori edili ubicato nella zona di Via San Giuliano, alla periferia di Modica. E’ stata la polizia provinciale ad adottare il provvedimento restrittivo
presentandosi di prima mattina nella struttura per notificare l’atto di sequestro e procedere all’apposizione dei sigilli. L’impianto è chiuso e quindi non operativo già da qualche giorno. Il sequestro è scattato nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura di Ragusa sulla presunta violazione di alcune norme del testo unico ambientale. Stando alle indagini, pare che la struttura non sia del tutto a norma, secondo quanto previsto dalle rigide normative in materia di smaltimento di materiale edile e polveri sottili, e peraltro troppo vicina al centro abitato, incompatibile con l’attività svolta. Non a caso, i residenti lamentano eccessiva quantità di polveri nell’aria, sollevatesi dai cumuli di sabbia, specie adesso che non viene effettuata l’irrigazione con getti d’acqua per la compattazione, stante la temporanea sospensione dell’attività, anche se dal comando della polizia provinciale fanno sapere che i titolari erano autorizzati a procedere con i getti d’acqua proprio per evitare disagi ai cittadini. Nel frattempo gli avvocati incaricati di tutelare gli interessi della proprietà hanno inoltrato richiesta di dissequestro della struttura al Tribunale della Libertà di Ragusa.