Modica, completata la rotatoria di Serrapero, eliminato un grande pericolo stradale

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La realizzazione della rotatoria di Contrada Serrapero a Modica è stata la vittoria della politica sana, costruttiva e fattiva contro l’immobilismo storico della vecchia politica fatta di burocrazia e carte bollate che ha bloccato troppe volte lo sviluppo della nostra terra.   Lo afferma il sindaco   Ignazio Abbate, visto che è stata installata anche la segnaletica stradale.

“Abbiamo completato in tempi record, poco più di tre settimane, la costruzione di un’opera indispensabile per la sicurezza di automobilisti e motociclisti, cancellando uno degli incroci più pericolosi di tutto il territorio che in passato è stato purtroppo teatro di gravissimi incidenti stradali che sono costati la vita a diverse persone. Il progetto di una rotatoria era fermo dal 1996 negli uffici dell’ex provincia. La sua realizzazione è stata spesso cavallo di battaglia di  campagne elettorali ma è rimasta sempre una chimera, un’illusione da rimandare di mese in mese, di anno in anno perché forse così faceva comodo. La nostra Amministrazione – aggiunge il primo cittadini – mettendo il bene comune prima di ogni altra cosa, ha preso la decisione di agire non aspettando oltre i continui rinvii. In pochissimo tempo e con un decimo di quanto la Provincia aveva programmato, abbiamo realizzato la rotatoria che ha letteralmente cambiato il volto della circolazione viaria in quella trafficatissima zona. Più che i comunicati politici scritti da chi cerca sempre visibilità sfruttando il mio nome e pur di attaccarmi arriva a difendere l’indifendibile, preferisco ascoltare i commenti positivi di tutti i cittadini che transitano ogni giorno da quel punto. A quei signori che si riempiono la bocca con paroloni lanciando accuse insensate – accusa ancora Abbate – dico di andare a raccontarlo a loro, agli stessi cittadini presso cui cercano consensi, che la rotatoria non si doveva fare, che bisognava aspettare. Di illegale c’era solo l’incrocio com’era prima. Le chiacchiere ancora una volta stanno a zero, sono i fatti   che contano”.

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