Manifestazione Coldiretti, presente il vicesindaco di Modica Linguanti

protesta coldiretti

Il Vicesindaco di Modica, Giorgio Linguanti, è stato l’unico rappresentante delle istituzioni iblee a prender parte alla protesta organizzata su scala nazionale dalla Coldiretti contro il prezzo del grano. Linguanti, accompagnato dal responsabile provinciale del sindacato degli agricoltori, Franco Savarino, ha guidato la spedizione iblea che poteva contare su ben cinque pullman partiti all’alba alla volta del capoluogo siciliano.

Da Piazza Politeama a Piazza Indipendenza, sede della Presidenza, per denunciare una speculazione sul grano che Coldiretti stima in 700 milioni di euro, a tanto ammonterebbero le perdite dei produttori italiani di grano nell’ultimo anno. “Il Comune di Modica è accanto agli agricoltori ed oggi la mia presenza qua ne sta a testimoniare l’unità di intenti. E’ assurdo che i prezzi alla produzione del grano siano rimasti uguali a quelli di 30 anni fa mentre i costi di produzione siano aumentanti del 200%. Dall’incontro avuto con l’assessore Cracolici abbiamo ricevuto rassicurazioni circa l’accettazione della piattaforma rivendicativa. Staremo vigili sulla situazione perchè non possiamo permetterci di perdere un settore trainante della nostra economia cittadina”, queste le parole del vicesindaco Linguanti. Con lui Franco Savarino della Coldiretti: “E’ assurda la sperequazione tra prezzo del prodotto non lavorato e prezzo finale di pane e pasta. Evidente che qualcuno ci mangia, non certo i produttori che sono costretti a vendere il grano a 16/17 centesimi al kg. Come Coldiretti non ci fermeremo qua. Siamo stanchi di tollerare l’invasione di grano da Paesi come Canada e Ucraina a prezzi inauditi e senza la minima tracciabilità. Pensate per esempio al Paese dell’est Europa, dove alcune zone sono ancora interdette per le conseguenze della nube tossica di Chernobyil. Nessuno ci può assicurare che il grano che arriva in Italia non provenga da quelle zone. Sono sicuro che se i consumatori italiani si fermassero a riflettere su questo non comprerebbero più grano straniero”.

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