Udienza all’Ars: tutto regolare nella costruzione dell’albergo Itaparica a Marina di Modica

albergo  a marina di modica

Si è riunita la IV Commissione Parlamentare all’Ars per discutere della problematica relativa alla costruzione del complesso alberghiero “Itaparica” a Marina di Modica. Sono state ascoltate le relazioni dell’Assessore all’Urbanistica Giorgio Belluardo e del responsabile del settore urbanistico Salvatore Monaco. All’incontro presenti anche gli onorevoli Giorgio Assenza e Orazio Ragusa e il sovrintendente ai Beni Culturali, Calogero Rizzuto. I lavori stanno avvenendo in assoluto rispetto della legge e delle prescrizioni imposte dall’Assessorato

Regionale Territorio e Ambiente. La proprietà dell’albergo a 4 stelle che prende il posto della discoteca “Itaparica” costruita nel 1996, ha ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie ed è quindi in possesso di tutti i pareri necessari per edificare in quella che è una zona C privata, quindi a tutti gli effetti edificabile. I lavori devono essere completati, per rispettare l’autorizzazione rilasciata dal Comune di Modica nel 2009, entro il mese di ottobre del 2016 ma la proprietà ha facoltà di richiedere un altro anno di proroga. “La Commissione Parlamentare ha ascoltato con attenzione la nostra relazione – dichiara l’assessore Belluardo – che è stata dettagliata nei minimi particolari. Essendo un’area con vincolo Sic bisogna che vengano rispettate delle determinate prescrizioni paesaggistiche e naturalistiche. Negli ultimi tempi abbiamo raccolto le lamentele di quanti ritenevano illegale la costruzione dei corpi ristorante e reception dell’Hotel Itaparica. Abbiamo mandato la polizia locale che ha impiegato il  NOPE (Nucleo Operativo Polizia Edilizia)per verificare sul posto eventuali irregolarità sia cartacee che progettuali rispetto a quello che è stato autorizzato nel 2009 dalla scorsa amministrazione, ma niente di anomalo è stato riscontrato. Comprendiamo le preoccupazioni dei cittadini per l’edificazione in zona Sic ma ribadiamo ancora una volta che sono ormai sei anni che tutte le autorizzazioni sono state rilasciate correttamente. Probabilmente i Comuni pagano la lentezza della Regione nel trattare le varianti ai Prg, come nel caso di Modica che quindi resta legata ad una concezione obsoleta dello sviluppo urbanistico. Ai cittadini preoccupati possiamo assicurare che continueremo a vigilare sul rispetto di tutte le prescrizioni imposte”.

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