La prima dimora dei Grimaldi a Modica

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Madonna de La Blanca“Presentare questa iniziativa significa andare all’idea di un mosaico che si è composto giorno dopo giorno, di una storia che si è scritta quasi inconsapevolmente… Tutto inizia con la definizione di questa casa, del mio bisnonno riferitami da mio padre, come la “casa magnatizia”…

Questo l’incipit di un breve discorso di Clementina Papa, coordinatrice del progetto culturale su questa importante famiglia: “I Grimaldi a Modica, memorie… dalla prima Casa”, mostra inaugurata ieri sera dal sindaco, Ignazio Abbate, nell’androne di Palazzo Grimaldi – il primo di quattro apprendiamo con sorpresa – di Corso San Giorgio 133 (accanto al Castello dei Conti di Modica).
Tale iniziativa fa seguito a quella inaugurata il 9 luglio scorso presso la vicina chiesa sconsacrata di San Michele dal titolo: “I Grimaldi, il Duomo di San Giorgio e la Città: memorie dal XVI a XX secolo”, patrocinata dal Comune di Modica e che chiuderà i battenti il 13 settembre.
“E’ importante l’azione di ciascuno di noi per la nostra città e la nostra società” – ha dichiarato il dott. Peppe Caccamo, presidente dell’Associazione “Ma. Ter.” che ha patrocinato la mostra – “Lo ripeto sempre, come presidente, nelle riunioni dell’Associazione. La mia famiglia mi educò a questi valori; ed in questa occasione mi sembra doveroso ricordare anche l’esempio di mio padre che regalò al Comune il terreno dove oggi abbiamo il Piazzale «Falcone e Borsellino».”.
«Ma da dove nasce la “passione” per questa famiglia?», abbiamo chiesto a Clementina Papa.
“Venti anni fa arrivò in casa un ragazzo di Vittoria, Maurizio Gulino, che stava scrivendo una tesi di laurea sui Grimaldi, che poi mi regalò. Fu l’occasione che mi fece conoscere e mi spinse a leggere la monografia di Vincenzo Giardina sui Grimaldi. Nel 1997 Teresa Spadaccino pubblicò la vicenda delle sorelle Concetta e Francesca Grimaldi con l’immagine di questo palazzo in copertina. Nel 2010 sempre Teresa Spadaccino ha pubblicato un lavoro sui Palazzi Grimaldi di Modica, dove riporta documenti concernenti questa casa a partire dal Seicento. E poi, vivere in questi luoghi mi ha spinto verso quest’ avventura”.
«E’ solo curiosità storica?», chiedo sotto lo sguardo vigile della Madonna de La Blanca che domina dal fondo dell’androne, forse sede dell’antica, omonima chiesa.
“Un’altra motivazione è il forte attaccamento a questa Città e sento di dovere molto a una classe culturale e politica che ha accompagnato me e altri nella giovinezza, di cui voglio ricordare gli scomparsi Giorgio Buscema, Raffaele Galazzo, i Belgiorno, Franco Ruta, pilastri della città turistica di oggi.”
«I Grimaldi del passato come augurio per il futuro turistico di questa città?»
“Storicamente a Modica abbiamo avuto gli stessi Grimaldi del Principato di Monaco, che è l’immagine stessa del turismo di successo, quindi è logico valorizzarne le pregevoli eredità materiali e immateriali trasmesseci, per la nostra buona sorte e privilegio”.
La mostra resterà aperta fino al 29 settembre.

nelle  foto il sindaco Ignazio Abbate accanto a Clementina Papa e a Peppe Caccamo
e la statuetta della Madonna de La Blanca

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