Dopo 46 anni dalla maturità. La rimpatriata della “Quinta C” dell’Archimede di Modica

QUINTA C.080816.F4

Sono stati nella stessa classe per 5 anni e, dopo gli esami di stato, a conclusione dell’anno scolastico 1969/70, una volta conseguito il diploma di ragioniere, si sono lasciati per prendere ognuno la propria strada (chi ha proseguito gli studi per laurearsi, chi è andato militare,

chi ha trovato subito lavoro, chi è rimasto dalle nostre parti mentre diversi si sono sistemato fuori). Per tutti ieri sera è “suonata la campana” per trovarsi insieme per una “rimpatriata” di lusso in un ristorante nelle campagne di Modica a due passi da Cava Ispica. All’appello, provenienti da Modica, Ragusa, Ispica, Scicli, Pozzallo, Roma, Milano e Bergamo, hanno risposto 19 su 22. Presenti Nino Amore, Alberto e Nicola Azzarelli, Pippo Bonomo, Enzo Cavallo, Giorgio Cicciarella Salvatore Civello, Tury Di Rosa, Massimo Fedino, Giorgio Giannone, Saro Gugliotta, Giorgio Mallia, Nisi Moltisanti, Angelo Petriglieri, Franco Randone, Tonino Ruta, Ottavio Samperi, Stefano Sparatore e Carmelo Trovato. Assenti, purtroppo per motivi di salute Carmelo Civello e Carmelo Cesare Donzella. Con particolare e giustificata emozione sono stati ricordati i diversi colleghi che non ci sono più.
Vissuta in maniera spontanea, ma sentita, ed arricchita da un semplice giro-pizza, è stata senz’altro una bellissima serata. Per alcuni è stata l’occasione per rivedere colleghi non incontrati dopo gli anni della scuola. Una bella occasione per ricordare i diversi Professori , per rievocare tanti ricordi e per raccontare storie, esperienze ed episodi dei cinque anni vissuti insieme, mezzo secolo fa, a Modica nelle aule del Palazzo degli Studi, prima, del Distaccamento di Corso Umberto, dopo, ed infine nei nuovi (allora) locali di via Fabrizio alla Sorda. Con orgoglio ognuno ha parlato della sua vita, del suo lavoro, delle mete raggiunte, delle sue esperienze, della propria famiglia, dei propri figli ed in diversi dei propri nipoti. Quasi tutti pensionati ma “giovani nello spirito”, ognuno ha parlato dei propri progetti nella consapevolezza che la nostra società ha bisogno dell’entusiasmo dei giovani, ma non può privarsi delle esperienze degli anziani.
Nel corso del brindisi finale non sono mancate le storielle più piacevole che hanno fatto rivivere momenti indimenticabili, le immancabili barzallette per ridere un po’ e soprattutto le canzonette di Carmelo Trovato che con la sua chitarra ha contribuito a rendere ancora più piacevole la serata chiusa con l’impegno a rivedersi il prossimo anno per l’avvicinamento all’evento che sarà certamente organizzato per festeggiare, in maniera più solenne e più allargata, il 50° anniversario dall’anno del diploma

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