M5S Modica. Su Itaparica non comprendiamo l’atteggiamento di Abbate, Belluardo e Ragusa!

logom5snuovo

Apprendiamo dai mezzi di stampa che la struttura che sta sorgendo sui resti dell’ex Itaparica ha tutte le autorizzazioni. Sembrerebbe essersi dunque sciolto qualsiasi tipo di dilemma, il cantiere procede indisturbato, il deputato regionale, Orazio Ragusa, il sindaco, Ignazio Abbate e l’assessore all’Urbanistica, Giorgio Belluardo, possono stare sereni e smetterla di fare dichiarazioni a favore della ditta costruttrice. La cosa che non comprendiamo, affermano dal M5S Modica,

è quale sia il ruolo del sindaco Abbate, dell’assessore Belluardo e dell’on. Ragusa. A tutti quanti vorremmo ricordare la loro funzione pubblica. Tutti e tre si dovrebbero sincerare della regolarità dei lavori e analizzare ai raggi X quanto già scritto nell’esposto già presentato da Legambiente, esposto che, se pur conosciuto dall’amministrazione comunale di Modica, non è stato minimamente menzionato nell’audizione del 3 agosto scorso, dinanzi alla IV Commissione Ars. Qualora, infatti, le dichiarazioni di questo esposto fossero vere, tutti e tre dovrebbero, in qualità di funzionari pubblici, provvedere a richiedere la revoca delle autorizzazioni invece di continuare a fare dichiarazioni in difesa della ditta. Tale comportamento dà l’impressione di funzionari pubblici pronti a difendere gli interessi privati e non quelli della cittadinanza e dell’ambiente visto che la struttura sta sorgendo in zona SIC. Analizzando con attenzione l’esposto di Legambiente, tra le varie cose segnalate, notiamo subito l’utilizzo dei mezzi meccanici cingolati in zona SIC, cosa ampiamente vietata nell’autorizzazione e che porterebbe addirittura alla sua revoca. Come Movimento 5 Stelle Modica chiediamo alle persone succitate di valutare attentamente la loro funzione pubblica e di pensare ogni tanto agli interessi della cittadinanza e non dei singoli privati, di provvedere a segnalare il tutto alle autorità competenti e di impegnarsi da subito a richiedere la sospensione dell’autorizzazione regionale, dimostrando, in tal modo, il loro interesse verso un bene comune in una zona ad alta valenza ambientale.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa