IL DATO POLITICO DELLA VICENDA RIGUARDANTE LA PARZIALE SOPPRESSIONE DEL PRESIDIO DI SALVATAGGIO AL PORTO TURISTICO DI MARINA DI RAGUSA, D’ASTA E CHIAVOLA: “LA MAGGIORANZA PENTASTELLATA CONTINUA AD IMBARCARE ACQUA”

Mario D'Asta e Mario Chiavola

“Oltre alla triste vicenda sulla parziale soppressione del presidio permanente di salvataggio operativo al porto turistico di Marina di Ragusa, che abbiamo denunciato per primi, c’è il dato politico che non può passare sotto traccia ma che, anzi, deve essere messo in luce in tutta la sua gravità”. Sono i consiglieri del Partito Democratico, Mario D’Asta e Mario Chiavola,

a tornare a occuparsi della intricata vicenda. “Infatti – affermano i due rappresentanti dem – a prendere le distanze dal sindaco e dall’Amministrazione comunale, per quanto accaduto, anche il consigliere comunale pentastellato Dario Gulino che non si può certo definire d’opposizione. La dura reprimenda dello stesso Gulino nei confronti del primo cittadino, le pesanti dichiarazioni rilasciate dall’esponente della maggioranza, lasciano purtroppo comprendere come la frattura interna al Movimento Cinque Stelle non si è mai sanata con buona pace di chi riteneva che tutto fosse finito nel dimenticatoio. Purtroppo, i prossimi due anni di amministrazione Piccitto si annunciano problematici sotto tutti i punti di vista perché avremo a che fare con una Giunta municipale che non ha più neppure il conforto dei propri diretti sostenitori. Questo è un grosso problema per tutta la città perché si continuerà a navigare a vista, senza alcuna certezza sui numeri e sulla concretizzazione dei progetti che Piccitto vorrebbe portare avanti. Chiediamo al sindaco di fare chiarezza. Ancora una volta, i ragusani si rendono conto di quanto le scelte sbagliate di tre anni fa si stiano ripercuotendo in maniera dura e duratura sul bene della nostra città. E’ fin troppo evidente che non si può più proseguire su questa stessa direzione. Il dato politico mette, purtroppo, in luce delle difficoltà oggettive. Questa amministrazione, come diciamo da sempre, va avanti a spizzichi e bocconi. E, adesso, non può neppure più contare sull’aiuto di chi era stato eletto per sostenerla. Insomma, una situazione a dir poco confusionaria di cui la città pagherà, purtroppo, le conseguenze”.

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