Incendio all’Avimec di Modica. Azienda distrutta, a rischio centinaia di posti di lavoro

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Non è stato ancora domato il vasto incendio che ha praticamente distrutto l’azienda avicola Avimecc di Contrada Maganuco, area industriale ex Asi di Modica. I vigili del fuoco, che sono arrivati anche da Caltanissetta continuano a lavorare ma non sono ancora riusciti a domare le fiamme che si alimentano da una zona all’altra.

Stamattina un vigile del fuoco è stato trasportato all’Ospedale Maggiore per intossicazione da fumo, stasera si è ripetuto un altro analogo episodio. Distrutti uffici(che si trovavano al piano superiore), celle frigorifere, area di macellazione e di confezionamento. Salvati i camion. Circa 120 posti di lavoro sono a rischio perchè l’azienda è letteralmente in ginocchio. Un gravissimo danno all’economia poichè attorno all’Avimec c’è tutto l’indotto che andrà in crisi. Proprio giovedì i vertici della società avevano concluso una grossa commessa, siglando il contratto per produrre polli a marchio Conad. Oggi, tra i dipendenti, c’era chi piangeva, toccando con mano la situazione. “Eravamo in fase di produzione – spiega Franco Militello, uno dei più stretti collaboratori dei vertici – quando abbiano notato del fumo provenire da un capannone. Poi le urla, la gente che correva fuori. E’ stata una tragedia”.
L’incendio avrebbe preso il via nel capannone adibito alla macellazione e lavorazione di polli, impianto di ultima generazione come tutto lo stabilimento di proprietà della famiglia Leocata, realizzato da poco più di un anno, quando il complesso si trasferì da Contrada Minciucci nell’agglomerato industriale Modica-Pozzallo. Da una prima stima i danni ammontano a oltre 40 milioni di euro. La zona è stata interdetta dai carabinieri e dalla polizia locale di Modica.

Oltre ai vigili del fuoco di Modica sono confluiti in zona i colleghi di stanza presso il presidio stagionale di Marina di Ragusa, la squadra operativa di Santa Croce Camerina e la squadra del Comando Provinciale con al seguito due autobotti ed autoscala. Sul posto si è subito constatata la gravità del sinistro, che ha coinvolto un capannone di circa 3.000 mt realizzato in un’area di circa 20.000 mq, la cui struttura è in acciaio ed i tamponamenti e pavimenti in pannelli sandwich. E’ stata esperita un’ intensa opera di raffreddamento delle lamiere ed in particolare di un contenitore di ammoniaca utilizzato per la refrigerazione. Le fiamme hanno coinvolto tutti i locali realizzati con struttura di acciaio e pannelli sandwich, mentre non sono stati intaccati i locali realizzati in cemento armato. L’intervento dell’elicottero del nucleo di Catania ha consentito di verificare lo stato della copertura, rilevando che al di sopra della stessa erano installati pannelli fotovoltaici, che sono rimasti attivi fino al tramonto. I rifornimenti idrici sono stati garantiti da autobotti private che si rifornivano nelle vicine aziende dell’area industriale ed in particolare da due autobotti da 50.000 litri cadauna. Per proseguire nelle attività di spegnimento e raffreddamento è stato disposto dalla Direzione Regionale, su richiesta del Comandante Provinciale, l’intervento di una autoscala in supporto alle squadre di Ragusa dal Comando di Catania, giunta dal Distaccamento di Caltagirone.

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