Tenta di uccidere un connazionale. Comiso: arrestato

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camara-ismail-01-01-1981-maliSabato scorso si presentava presso il Commissariato di Comiso un extracomunitario, il quale, molto agitato e impaurito, riferiva di essere stato minacciato di morte da parte di un suo conoscente che, armato di coltello e bastone, aveva cercato di colpirlo all’interno della sua abitazione.

L’uomo, che raccontava di essere riuscito ad evitare l’aggressione ed a fuggire all’esterno dell’abitazione, confermava che il violento lo attendeva, ancora armato, davanti la porta e che pertanto non poteva rientrare a casa.
La Polizia interveniva sul posto e notava effettivamente un uomo seduto sul marciapiede che impugnava una sprangas di metallo lunga circa 60 cm.
A debita distanza gli agenti si qualificavano e lo invitavano a poggiare l’arma.
Incurante il cittadino extracomunitario, con aria di sfida, si alzava posizionandosi con le spalle al muro pronto ad aggredire gli agenti cosa che fattivamente faceva appena uno di loro cercava di avvicinarlo per disarmarlo.
Fortunatamente grazie al riflesso del poliziotto, tra l’altro maestro di arti marziali e di difesa personale, il colpo di spranga lo sfiorava senza procurargli alcuna lesione.
Non contento l’energumeno, accortosi che un altro operatore stava cercando di bloccarlo da dietro, estraeva da uno zaino un coltello da cucina che impugnava e puntava con atteggiamento minaccioso all’indirizzo degli operatori.
Dopo attimi di concitazione ed una breve colluttazione, grazie alla superiorità numerica, gli operatori riuscivano a bloccarlo ed a trasportarlo presso il locale Commissariato.
Valutata l’indiscussa pericolosità sociale del soggetto manifestata palesemente con la reiterata resistenza e la violenza con la quale ha cercato di colpire gli agenti con la spranga di metallo armandosi ulteriormente di coltello, Ismail Camara veniva tratto in arresto.
Sottoposto nell’immediatezza a perquisizione personale, il violento veniva trovato in possesso altresì di un paio di forbici appuntite che occultava nella tasca dei pantaloni.

L’arrestato risultava privo di permesso di soggiorno ed in Italia senza fissa dimora e pertanto, come disposto dal P. M. di turno, veniva tradotto ed associato presso la Casa Circondariale di Ragusa.

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