Ispica si è stretta attorno ai genitori del povero Samuele Peluso. Migliaia di persone alle esequie

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In migliaia, gli ispicesi che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Samuele Peluso, il diciannovenne  strappato alla vita da un tragico incidente martedì sera mentre era alla guida del suo furgone sul viadotto Costanzo. La Basilica di Santa Maria Maggiore e il loggiato del Sinatra non sono riusciti a contenere le migliaia di persone coi volti in lacrime.

Ragazzi, ragazze, madri, padri, nonni: una comunità in lacrime in un silenzio assordante ha assistito al rito funebre concelebrato da Don Davide Baglieri, don Salvo Bella e Fra Carmelo Latteri. La pagina del Vangelo di Giovanni in cui Maria è sotto la croce addolorata insieme alle altre due donne commuove tutta l’assemblea e la stringe quasi in un unico grande abbraccio. Don Davide, nell’omelia, prende spunto proprio dall’episodio del Vangelo per ricordare quanto l’esperienza del dolore dia forma e forza all’esperienza dell’amore per il prossimo: “Siamo in tantissimi, qui stasera, lontani da forme di invidia, campanilismi, gelosie, appartenenze parrocchiali, sociali e di ogni sorta, uniti nell’amore per  Samuele e questo è l’ultimo dono che Samuele ci ha fatto”. Il sacerdote ha invitato, quindi, i giovani e poi i meno giovani a vivere con autenticità, a scommettersi sui valori e a raccogliere l’eredità che Samuele lascia, eredità di gioia e amore per la vita, energia, allegria, autenticità.Infine in un silenzio interrotto da occhi rossi e lacrime il saluto di Federica, la sua fidanzatina: “Sarai sempre con me, come mi avevi promesso”, il saluto dei compagni di partite al pallone, le parole di un collega di lavoro: “Ci ricorderemo di sorridere più spesso come tu ci invitavi a fare” e l’ultimo saluto del padre al suo figlio più piccolo, al figlio che lo abbracciava sempre e che aveva scelto di lavorare con lui. Infine un lunghissimo applauso si unisce sul sagrato alla cornice di scooter e motori con in sella tanti ragazzi con la foto del sorriso di Samuele stampata sulle magliette, i palloncini bianchi e il cuore rosso liberati nel cielo. Poi un corteo interminabile si riversa lungo Via XX Settembre in una città spenta in cui tutte le saracinesche sono abbassate perché tutti i commercianti hanno accolto l’invito del sindaco Pierenzo Muraglie di partecipare alla giornata di lutto cittadino e fermarsi. Nelle scuole si è ricordato Samuele e su tutte le bacheche facebook dei giovani ispicesi campeggia il nastrino a lutto insieme all’ultima frase che lui aveva messo in evidenza. “Se si fanno le cose mettendoci amore, quell’amore ti ritorna”. Il consiglio comunale previsto per per la stessa serata è stato rinviato, in segno di lutto dal presidente Giuseppe Roccuzzo e da tutti i consiglieri. Sui muri tantissimi i manifesti di partecipazione al lutto di tutte le aziende ispicesi che operano nel settore della riparazione e controllo veicoli, dei pub, delle associazioni che con gesti semplici hanno voluto esprimere vicinanza alla famiglia che ha perso in un attimo un ragazzo vivace, innamorato della vita, affettuosissimo. Un ragazzo di soli 19 anni.

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