Fiom Cgil Ragusa, Troppe morti sui luoghi di lavoro. Cinquecento dall’inizio dell’anno. Mercoledì un’ora di sciopero in ogni azienda

francesco maltese

Nelle aziende metalmeccaniche della provincia di Ragusa, come nel resto d’Italia, mercoledì 21 settembre si proclamerà un’ora di sciopero da effettuarsi alla fine di ogni turno di lavoro. Alla base della protesta il numero eccessivo di decessi sui luoghi di lavoro. Giovedì la tragedia di Piacenza in un’azienda di logistica, poi, a distanza di poche ore una dall’altra, la morte di un lavoratore all’Ilva di Taranto e quella di un lavoratore dell’Atac, azienda dei trasporti romana.

Dall’inizio dell’anno 500 lavoratori sono morti mentre stavano lavorando.
“È un dato inaccettabile, commenta Francesco Maltese, segretario generale della Fiom Cgil di Ragusa, che rappresenta una situazione drammatica.
Queste morti non sono mai la conseguenza della fatalità ma sempre l’effetto di una mancanza di rispetto delle imprese per le procedure e le regole di sicurezza e, in generale, della inadeguatezza dei sistemi di prevenzione tali da assicurare effettive garanzie per i lavoratori.
Questa realtà è la conseguenza di un clima e di comportamenti che valutano la vita e il lavoro e le condizioni in cui si svolge come variabili dipendenti dagli interessi dell’impresa e del profitto. I subappalti e la precarietà lavorativa peggiorano le condizioni di lavoro e aumentano le pressioni sui singoli lavoratori. Per i lavoratori metalmeccanici un contratto nazionale che affronti queste tematiche vuole dire, porre argine a questa situazione perché si rendono più forti i lavoratori nella difesa dei propri diritti e di una condivisa e diffusa cultura della sicurezza”.
La Fiom è fortemente impegnata per garantire un lavoro sicuro tutelando i diritti e dichiarando la contrarietà a qualsiasi intervento che peggiori le norme sulla sicurezza.

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