“”Gli sforzi originariamente previsti sono ben inferiori a quelli che oggi si richiederebbe all’ente per fronteggiare l’ulteriore disavanzo derivante dal riaccertamento straordinario dei residui””.
E’ la conclusione delle premesse della Corte dei conti alla deliberazione del 7 giugno 2016 che torna a bacchettare l’amministrazione del Sindaco Ignazio Abbate”.
“”Per questo Motivo ed altri la Corte dei conti, Sezione di controllo per la Regione siciliana, all’esito della verifica condotta, ai sensi dell’art. 243 – quater, commi 3 e 6, del Tuel, sulla prima relazione semestrale (secondo semestre 2015) del piano di riquilibrio del Comune di Modica, accerta, nei termini indicati in premessa, gravi criticità e profili di scostamento rispetto agli obiettivi intermedi fissati dal piano”” riservandosi, la corte, di esprimere nuove valutazioni all’esito della verifica relativa al primo semestre 2016.
Per Progetto Popolare per Modica sarebbe arrivato veramente il momento per il Sindaco di chiarire alla Città come stanno veramente le cose, spiegare, secondo la sua interpretazione, che cosa vuole dire la Corte dei conti e come, se il significato letterale della delibera corrispondesse alla realtà e di questo noi non abbiamo dubbi fino a quando qualche organo superiore non dica il contrario, vorrà intraprendere un percorso , ammesso che non sia oramai troppo tardi , che segni l’inizio di una inversione di tendenza o ancora se è oramai deciso ad andare avanti imperterrito fino al disastro finanziario dell’ente.
“Dica il Sindaco come abbia potuto fare, conoscendo sin dall’inizio del suo mandato la situazione finanziaria dell’ente, a non sfruttare virtuosamente il DL 35.
Per non parlare dei ritardi accumulati nella redazione del bilancio consuntivo 2015 e del preventivo 2016 per i quali l’ente è già sotto commissariamento.
Nessuno vuole addebitare la situazione debitoria del Comune di Modica all’attuale Amministrazione, sarebbe intellettualmente scorretto, ma che dopo aver potuto beneficiare di ben 64 milioni di euro per sanare il disavanzo , dopo tre anni di amministrazione del Sindaco Abbate gestita come se il comune di Modica fosse il più virtuoso d’Italia , nonostante le ripetute criticità notificate dalla Corte dei Conti , è una responsabilità piena maturata da uno stato di incoscienza politico-amministrativa inconcepibile.
Il Sindaco Abbate sta portando la città irreversibilmente verso il baratro”.