Condannati tre pozzallesi accusati di ingiurie e violenza privata

tribunale

Venti giorni di reclusione, pagamento delle spese processuali risarcimento danni in favore delle due parti civili da quantificarsi in separata sede oltre al pagamento delle spese di costituzione di parte civile quantificate in 1200 euro. E’ questa la sentenza emessa dal giudice onorario del Tribunale di Ragusa, Francesca Aprile, nei confronti di Nunzia A., 47 anni, Aurelio A., 32 anni, e Antonella P., 31 anni,

tutti di Pozzallo, difesi dall’avvocato Giorgio Terranova. Erano accusati di ingiuria e violenza privata in concorso nei confronti delle ragusane Rosaria D. F. e Donatella Tiziana C., che si sono costituite in giudizio con l’avvocato Michele Savarese. I fatti si riconducono al 22 novembre del 2011 quando avevano minacciato queste ultime dopo averle bloccate mentre erano a bordo della loro autovettura in Via San Giovanni a Pozzallo. Successivamente le avevano inseguite affiancandole col loro veicolo costringendole a fermarsi e a scendere dal mezzo in Via Garibaldi. “Str…., butt…, qua non dovete venire”; “Tu non sai con chi hai a che fare”; “Put…, non dovete venire qua e non sapeve contro chi vi siete messe”, sono alcune delle frasi profferite. Addiritture le due vittime erano state seguite sin dentro la caserma dei carabinieri di Pozzallo. I tre imputati, in verità, sono stati assolti dal reato di ingiuria poichè depenalizzato. La condanna ha riguardato, quindi, solo la violenza privata.

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