Monterosso Almo: possibili conseguenze sulla mancata approvazione in Consiglio Comunale dello schema di bilancio consutivo

Paolo Buscema

In queste ore da parte dei Consiglieri di maggioranza ” Il Paese che vorrei Pagano Sindaco” è stato reso noto un documento sulle possibili conseguenze della bocciatura dello schema di bilancio consuntivo nell’ultimo Consiglio Comunale del 26 settembre. Ecco il testo integrale del documento:  ““Quando l’’interesse e il destino dei cittadini e della comunità è messo in pericolo dal “ducetto dissipatore” tutti devono abbandonare il proprio interesse individuale per dedicarsi alla salvezza della comunità sacrificando cariche, onori e prebende. “Seduta consiliare del 26 settembre scorso, la maggioranza Consiliare ““Il paese che vorrei Pagano Sindaco”” boccia il rendiconto “falso” presentato dalla Giunta Buscema:

Debito a 630.000 euro! Quando c ’è in gioco l’’interesse della comunità non si deve avere paura di mettere in gioco la propria vita politica lasciando le cariche a cui i cittadini ci hanno chiamati pur di opporsi al disastro sociale e finanziario nel quale Buscema ci ha precipitati. Anzi diventa un dovere civico darla per salvare la comunità quando ogni altra strada è stata preclusa dalla ottusa ostinazione del Sindaco a spendere gli euro che non ci sono e nascondere il debito e lasciarlo in eredità alla prossima amministrazione per affossarla già nella culla. La legge permette al Sindaco ogni potere di spesa con l’’unico limite dei pareri obbligatori dei dirigenti degli uffici che attestano la legalità della procedura e la copertura delle spese con entrate certe: Buscema ha dimostrato di non tenerne in nessun conto impegnando spese anche col parere negativo contabile: pura irresponsabilità e follia amministrativa; qualcuno dovrà pagare queste scelleratezza: tasse ai cittadini. Il Consiglio comunale invece ha solo un potere di controllo ma nessun potere di spesa e viene sciolto se non approva il Bilancio di previsione e il Rendiconto. Su questo ricatto ignobile ha vissuto Buscema per quattro anni e mezzo portando in Consiglio comunale per l’approvazione i bilanci a fine anno quando ormai le spese sono già state impegnate ed effettuate mentre le entrate che avrebbero dovute coprirle sono inesistenti; l’’ultima invenzione della svendita dei beni comunali, una follia, ha fatto precipitare tutto: nessuna entrata nel 2015 e sicuramente nel 2016. “Ho approvate o andate a casa mentre io resto ”: questa è stata la chiave per mettere la museruola al Consiglio comunale, cosi lui pensava !Ma tutto ha un limite! La dignità! Il Rispetto! Per fermarlo sarebbe bastato che almeno 3 consiglieri dei suoi avessero avuto il coraggio di opporglisi minacciandolo con l’unica arma a disposizione: votare insieme alla maggioranza la mozione di sfiducia che insieme al Consiglio avrebbe mandato a casa il responsabile massimo del disastro, Buscema: ma se uno il coraggio non ce l’ha non se lo può dare! Manzoni Docet! Ebbene il fatto che non voglia ricandidarsi non lo esenta dalle sue responsabilità nei confronti della comunità monterossana: lo avrebbe dovuto indurre a iniziare da subito l’azione di risanamento come più volte la maggioranza gli ha chiesto in questi anni invece che distruggere tutto e lasciare il deserto dietro. Dopo i ripetuti inviti a ritirare il Rendiconto “falso” e ripresentarlo senza l’entrata inesistente della vendita dei beni immobili ricevendone reiterati rifiuti il Consiglio ha detto basta! Ci penserà la magistratura contabile a fermarlo. Ai cittadini vittime non resta che ricostruire le macerie!

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