IL COMITATO PUNTARAZZI SI RIUNISCE IN ASSEMBLEA PUBBLICA E CONDANNA IL DIETROFRONT DEL SINDACO DI RAGUSA PER QUANTO RIGUARDA LA REALIZZAZIONE DELLA RETE FOGNARIA

foto-comitato-puntarazzi

Il comitato Puntarazzi si è riunito nei giorni scorsi presso il saloncino della chiesa in assemblea pubblica. Numerosi i residenti che hanno partecipato all’incontro promosso per informare su quanto accaduto in sede di approvazione di Bilancio al Comune di Ragusa circa la rete fognaria della zona. Il portavoce del comitato, Peppe Calabrese, con il presidente Giuseppe Cassarino, e i componenti Salvatore Iacono e Giuseppe Poidomani,

ha relazionato nel merito precisando che l’assemblea si è svolta a fine settembre per permettere a tutti di rientrare dalle ferie e potere registrare così la più ampia partecipazione possibile. Nel marzo scorso, una delegazione ristretta aveva ricevuto certezze sul finanziamento nel Bilancio 2016 per la rete fognaria di Puntarazzi. Purtroppo, nulla in realtà fu previsto nel piano triennale presentato ad aprile dalla Giunta sulla suddetta opera, facendo slittare ogni decisione al 2017. Ciò causò la protesta dei residenti e a fine giugno il sindaco Piccitto si recò a un incontro al villaggio con i residenti promettendo almeno un primo stralcio di 500mila euro nel 2016 per iniziare i lavori e completarli nel 2017 con il saldo da posizionare in Bilancio. In realtà l’amministrazione presentò il primo agosto in sede di approvazione di Bilancio una modifica al programma triennale con uno specifico emendamento che prevedeva 500mila euro per il primo stralcio della fognatura. Purtroppo il 4 agosto, dopo una riunione di maggioranza (tutti Cinque Stelle), il sindaco, per la terza volta, cambia idea e con un sub emendamento sempre a modifica del suo atto decide di spostare la somma da Puntarazzi a Fortugnello inventando come scusa che l’opera a stralci non poteva essere realizzata a Puntarazzi, per poi scoprire che a Fortugnello si sta finanziando un primo stralcio per le opere da realizzare. La vera motivazione non è tecnica ma è politica e Piccitto dovrà spiegare ai residenti di Puntarazzi il pasticcio combinato”. Calabrese continua: “Ricordiamo che tutti hanno diritto ai servizi, ma aggiungiamo che visto che per tali opere i fondi arrivano dalle royalties, possiamo dire che proprio Puntarazzi ospita il pozzo più produttivo della Sicilia e quindi dovrebbe potere contare su qualche diritto in più. Condanniamo la scarsa capacità dimostrata dal sindaco nella progettazione della città, cambiando idea tre volte e dimostrando di essere a capo di una amministrazione debole in balia di logiche correntizie all’interno dei 5 stelle, dimostrando di tenere a cuore il clientelismo, più dei politici di prima. Ci spiegherà Piccitto la motivazione del perché Puntarazzi no e Fortugnello sì”. L’assemblea ha deciso di dare mandato al portavoce e al comitato di diffondere pubblicamente la presa in giro del sindaco nei confronti dei residenti e continuare senza demordere a chiedere il sacrosanto diritto di un servizio essenziale. Pertanto Calabrese chiederà ufficialmente al sindaco, a nome dell’assemblea, di ricevere urgentemente una ristretta delegazione del comitato Puntarazzi per spiegare quanto accaduto nel merito, al fine di riprendere un dialogo costruttivo che porti alla realizzazione del progetto prevedendo l’intera cifra nel bilancio 2017. “Dialogare per costruire – aggiunge il portavoce – questo è il nostro obiettivo ma abbiamo ritenuto doveroso denunciare un episodio di mala amministrazione in una città la cui Amministrazione dimentica sempre più spesso che le promesse fatte davanti ai cittadini si mantengono”.

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