“Squadra che vince non si cambia”, recita un famoso detto del mondo sportivo. Oggi il Padua ne ha coniato uno nuovo: “Squadra che cambia, vince”. Sì, perché il XV ibleo visto all’opera oggi contro il CLC Messina era talmente diverso da quello della scorsa stagione da sembrare una nuova squadra. Con Peppe Iacono, Carlo Firrito, Ernesto Vindigni, Luca Cavalieri, Peppe Di Mauro, Antonio Modica e Gianfranco Arrabito assenti per diversi motivi e con tanti tra i 15 scesi
in campo schierati in ruoli praticamente inediti, i biancazzurri hanno stentato per tutto il primo tempo ma poi, complice anche un calo fisico dei messinesi, sono saliti in cattedra, hanno ripreso in mano la partita, dominando per larghi tratti, riuscendo a chiudere l’incontro sul 21 a 20.
Il match, come detto, non inizia bene per la squadra di casa, che si dimostra timorosa e impacciata. O forse, più semplicemente, deve ancora rodarsi nella nuova configurazione. I peloritani ne approfittano subito e già al 9° passano in vantaggio con la meta di Roberto Placanica, al termine di un’azione che prende il via da una touche sui 22 iblei. Victor Carrat Garcia sbaglia la tutto sommato facile trasformazione. 0 a 5.
Il Padua non c’è. Errori di handling, touche perse, falli, fanno da fil rouge al primo quarto di partita. Al 13° Carrat Garcia potrebbe allungare ma il suo piede non è preciso. L’apertura franco-spagnola si rifà 9 minuti dopo saltando come birilli l’intera squadra ragusana e andando a marcare una meta veramente spettacolare. 0 a 10.
Il Padua fa vedere di essere in campo solo al 27° quando Stefano Iacono, oggi capitano e calciatore, mette in mezzo ai pali una punizione concessa dal signor Alessandro Agheloni. 3 a 10.
Una rondine, però, non fa primavera e così sono ancora i tuttineri a tenere in mano il pallino del gioco. Al 33° un’altra bella azione dell’apertura messinese mette nelle mani di Antonio Galletta la meta del 3 a 17 (la trasformazione è di Federico Longo).
Poco prima del 40° Stefano Iacono accorcia con un calcio di punizione. 6 a 17 e squadre al riposo.
Alla ripresa in campo c’è un altro Padua. Nel primo tempo l’unica cosa che in casa biancazzurra aveva funzionato bene era stata la mischia e a quel fondamentale adesso si aggrappano i ragusani. Così al 44° c’è una mischia nei 5 messinesi, i paduini spingono, Cristian Iacono si stacca con l’ovale in mano e va a schiacciare in meta. 11 a 17.
La realizzazione dà coraggio ai padroni di casa e fa dubitare della propria forza gli ospiti. Ne consegue che il Padua inizia a giocare da Padua e il CLC perde la bussola.
Al 58° una touche sui 5 messinesi; i ragusani la trasformano in maul e poi spingono Paride Vona fin dentro l’area di meta. Stefano Iacono trasforma nonostante la posizione molto angolata e il Padua passa per la prima volta in vantaggio. 18 a 17.
La reazione peloritana c’è ma è confusa e i biancazzurri reggono bene l’impatto. Al 70° però il signor Angheloni si inventa un fallo dei padroni di casa e Carrat Garcia riporta in vantaggio la propria squadra. 18 a 20.
Il Padua non ci sta a perdere e si catapulta in avanti. Al 75° un fallo messinese mette sul piede dell’apertura iblea la palla del nuovo vantaggio ma la distanza è notevole, oltre 40 metri, e la potenza va a scapito della precisione. Tre minuti dopo c’è ancora una possibilità per Stefano Iacono e questa volta il numero 10 biancazzurro non la spreca. 21 a 20.
Adesso sono i giocatori ospiti a riversarsi in attacco ma la diga ragusana tiene. All’85°, quindi ben oltre il tempo regolamentare, hanno nuovamente la possibilità di calciare in mezzo ai pali ma la posizione è piuttosto angolata e Longo calcia a lato dell’acca. La torcida biancazzurra può iniziare.