Scicli, rifiuti in discarica solo fino a domani

SCICLI. Domani scade l’autoriz­zazione da parte della Prefettura di Ra­gusa al conferimento dei rifiuti solidi ur­bani per i comuni di Modica, Ispica e Pozzallo presso la discarica di San Bia­gio. L’ultima ordinanza del prefetto Marcello Ciliberti, infatti, concede co­me termine ultimo del conferimento il 31 maggio prossimo. Da giovedì tutto ri­schia di tornare come prima. Dove an­dranno a finire i rifiuti dei quattro Co­mune? È un interrogativo che si pongo­no in molti, in queste ore. Sempre l’I giugno dovrebbe cambiare anche il sog­getto chiamato a gestire i rifiuti in Sici­lia e di conseguenza anche in Provincia. La nuova normativa, infatti, prevede il superamento dello stato di emergenza lasciando ai posteri la gestione del com­missario regionale per l’emergenza ri­fiuti. Il prosieguo del conferimento dei rifiuti solidi urbani a San Biagio passa at­traverso l’attivazione di una seconda vasca, già realizzata, dove dovrebbero con­fluire i rifiuti oltre che di Scicli, ente nel cui territorio insiste la discarica, anche di Pozzallo, Modica ed Ispica. Come, oramai, succede da qualche anno. Sem­bra sempre più probabile che arrivi, per dare un continuità al provvedimento prefettizio, un nuovo ordine al conferi­mento dei rifiuti solidi urbani dei quat­tro comuni del comprensorio. Se a ciò non si può fuggire e sempre quanto mai indispensabile che vengano imposte tutte le norme in materia di smaltimen­to dei rifiuti solidi urbani e di salvaguar­dia e tutela dell’ambiente con particola­re riferimento alle disposizioni dei de­creti legislativi 36/2003 e 22/1997. È quanto mai indispensabile anche l’assi­curazione che venga eseguita la raccol­ta differenziata dei rifiuti urbani prodot­ti almeno pari al venti per cento con le modalità e nei termini previsti con l’or­dinanza commissariale dell’11 giugno del 2002 contenente le linee guida per
la raccolta differenziata dei rifiuti. Il fat­to che nelle precedenti ordinanze autorizzative l’amministrazione provinciale veniva invitata a svolgere una costante ed adeguata attività di controllo della gestione dell’impianto avendo cura di segnalare eventuali irregolarità, fa ipotizzare un incarico alla provincia di ge­stire la materia rifiuti. S.V.

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